L’appello dell’associazione “Il sogno di Giulia”: la bimba ha donato i suoi giochi prima di volare in cielo. Ora tocca a noi aiutare
Giulia, prima di volare in cielo a soli 10 anni a causa di un tumore al cervello, ha deciso di radunare tutti i suoi giochi per donarli ai bimbi che hanno necessità. La mamma Eleonora ha creato l'associazione "Il sogno di Giulia" per continuare la generosa opera iniziata dalla figlia. Ma adesso serve un locale più grande per contenere tutto il materiale che tantissime persone stanno portando alle volontarie: "L'amore che Giulia ha smosso nelle persone è commovente e siamo davvero felici. Ma non abbiamo più spazio per raccogliere tutto: aiutateci a trovare un locale per poter continuare a far sognare la piccola e coraggiosa Giulia".
Giulia è morta a 10 anni, a maggio scorso, stroncata da un tumore contro il quale aveva combattuto per 4 anni e mezzo. Ma prima di andarsene ha confidato alla mamma Eleonora il suo sogno più grande: regalare i suoi giocattoli ai bambini che non possono permetterseli. E il desiderio della piccola è diventato realtà. Ma le volontarie che si occupano di portare avanti il suo sogno grazie all’impegno della mamma lanciano un appello.
“Giulia aveva un aggressivo tumore cerebrale plurirecidivato. Abbiamo cercato in tutti i modi di salvarla – ha detto la mamma su Facebook dove ha creato una comunità virtuale – Lei era molto buona e generosa. Prima di morire ha preparato delle buste con tutti i suoi giochi e gli abiti per i bambini meno fortunati di lei. Abbiamo così creato un’associazione di beneficenza per distribuirli che porta il suo nome “Il sogno di Giulia”” e un gruppo Facebook, “Regaliamo a Cagliari per tutti i bambini: il sogno di Giulia“.
Oggi il desiderio di Eleonora è poter aiutare il maggior numero di persone, ma i soldi sono appena sufficienti ed è necessario trovare un altro spazio, più grande di quello attuale offerto nella Casa Famiglia ” Madonna della Tenerezza”, della Comunità Papa Giovanni XXIII, in via Giardini, 159 a Cagliari (il venerdì 16:30-19). Ecco l’appello: quello che serve all’associazione è un locale da dare in affitto a prezzi “sociali” (massimo 250€) preferibilmente a Cagliari o Pirri. “Siamo ormai letteralmente sommersi dagli scatoloni! – racconta una delle volontarie – L’amore che Giulia ha smosso nelle persone è commovente e siamo davvero felici. Ma non abbiamo spazio per raccogliere tutto il materiale. Ci sono tantissime persone che donano e altrettante che hanno bisogno di tante cose: aiutateci a trovare un locale per poter continuare a far sognare la piccola e coraggiosa Giulia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giulia, volata in cielo a soli 10 anni. Il suo sogno: regalare i suoi giochi ai bimbi bisognosi
Il suo ricordo vive con l'iniziativa "Regaliamo a Cagliari per tutti i bambini: il sogno di Giulia" portato avanti dai suoi genitori e da altri volontari. Giochi e vestiario per i bambini più bisognosi. Proprio come aveva chiesto lei.
Giulia aveva un sogno: diventare veterinaria. Voleva fare del bene agli animali. Ma questo sogno non potrà mai realizzarlo, perché un tumore cerebrale non le ha lasciato scampo e se l’è portata via a maggio di quest’anno. Aveva solo 10 anni. Era una bambina, ma aveva un cuore grande come una casa. Sapeva tutto sulla sua malattia e sapeva che se ne stava andando e così ha espresso uno dei suoi ultimi desideri e ha chiesto a mamma e papà di donare tutti i suoi giochi ai bambini bisognosi.
E così, appoggiandosi all’associazione “Charlie Brown”, a settembre i suoi genitori, Eleonora e Alfio, hanno cominciato a esaudire la sua volontà tramite l’iniziativa “Regaliamo a Cagliari per tutti i bambini: il sogno di Giulia” (di cui è stato creato anche un gruppo Facebook). Altri bambini giocheranno con i giochi con i quali ha giocato lei. Ma non solo: il mercoledì e il venerdì dalle 16:30 alle 19:30, chi ne ha bisogno può recarsi in via Giardini 159 a prendere un gioco, ma anche qualche capo di vestiario (per bimbi e ragazzini da 0 a 14 anni), girelli, seggiolini e quant’altro. E chi invece vuole, può portare ciò che i propri bimbi non usano più, in modo da lasciarlo a disposizione di chi ne ha bisogno. Di questa iniziativa se ne parlerà anche a Uno Mattina il 28 dicembre a partire dalle 9. A breve nascerà l’associazione che porterà avanti ciò che lei aveva chiesto si facesse dopo la sua morte. Il nome è tutto da decidere, così come la sede: quello che di certo si sa è che non si chiamerà “Il sogno di Giulia”, poiché – come scoperto ieri mattina dai genitori della piccola – ne esiste già una con lo stesso nome a Sassari.
Giulia aveva 6 anni quando ha scoperto di avere il tumore. Tutto cominciò con dei forti dolori alla testa che non la facevano dormire. Poi la diagnosi, impietosa. I genitori hanno pensato fosse giusto che la piccola sapesse ciò che aveva, senza tenerle nascosto nulla. Sono stati quattro anni tra casa e ospedali, un via vai continuo nella speranza di poter fermare il mostro che l’aveva aggredita. Trasfusioni, chemioterapia. Ma la piccola continuava a lottare. «Giulia era una bambina solare, un po’ timida ma molto generosa – dice la mamma – amava il prossimo, pensava più agli altri che a sé stessa. Ha sempre dato i suoi giocattoli ai bambini più piccoli. Era anche un’artista: faceva presepi che poi portava nelle case degli altri, pitturava, suonava il piano». Oggi Giulia sarebbe contenta che il suo sogno di aiutare gli altri è stato realizzato dai suoi genitori e dalle persone che vogliono mantenere vivo il suo ricordo e i valori in cui credeva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA