Site icon cagliari.vistanet.it

Regionali. Una proposta di legge per combattere l’omofobia e le discriminazioni

sardegna pride ph alessandro congiu

Foto Alessandro Congiu

L’increscioso episodio avvenuto a San Sperate, in cui alcuni ragazzi hanno preso di mira un ragazzo gay, aggredendolo, ha riacceso il dibattito sull’omofobia nella nostra Isola, che non è immune da questi episodi come nel resto d’Italia.

In vista delle imminenti elezioni regionali, le associazioni che si battono per i diritti delle persone omosessuali, hanno sollecitato i candidati alla presidenza della Regione affinché si impegnino contro le discriminazioni e contro l’omo-bi-transfobia. Farmacia Politica, un’associazione di studenti e laureandi che in città organizza momenti di informazione, approfondimento e proposte su temi regionali e nazionali, ha scritto una proposta di legge in tal senso, con l’appoggio anche di altre associazioni che si battono per la stessa causa: Unica Lgbt, Agedo, Movimento omosessuale sardo, Arc.

«Abbiamo preso spunto dalle leggi contro l’omofobia in vigore in Toscana, Liguria, Piemonte, Puglia e in Umbria – sottolinea Francesco Piseddu, studente di medicina e membro di Farmacia Politica – Abbiamo inviato email ai diversi candidati, compresi i candidati consiglieri, ma finora ci hanno risposto solo da sinistra; sabato scorso abbiamo inoltre consegnato a mano il testo della proposta al candidato Massimo Zedda, nel corso dell’incontro al Teatro Massimo».

Ecco, in sintesi, alcuni dei punti elencati nella proposta di legge: misure di contrasto alla discriminazione, alla violenza, quali l’istituzione di un osservatorio specifico; specifiche politiche del lavoro e formazione professionale, nonché l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale; formazione del personale regionali, degli enti locali e sanitari; istituzione delle unioni civili e riconoscimento delle coppie di fatto; formazione e aggiornamento per il personale scolastico, nonché per i genitori, volta al contrasto dei pregiudizi, del bullismo e del cyberbullismo. E poi ancora, promozione di eventi socio-culturali incentrati sul tema della discriminazione e della violenza contro i diversi orientamenti sessuali; istituzione di una task-force permanente antiviolenza e del fondo di solidarietà per le vittime.

Exit mobile version