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Regionali. Da Zedda discontinuità con la Giunta Pigliaru. “Sarà tutta un’altra storia”

“Tutta un’altra storia”. È questo il motto ufficiale della campagna elettorale di Massimo Zedda, candidato alla Presidenza della Regione con una coalizione civico-politica di centrosinistra. Ieri sera a Seui il sindaco di Cagliari ha aperto ufficialmente la campagna elettorale. C’è molta discontinuità con alcune delle politiche della Giunta Pigliaru, e il candidato governatore l’ha fatto chiaramente intendere anche stamane nel corso della presentazione dei candidati delle otto liste della coalizione di centrosinistra per il collegio di Cagliari.

In modo particolare, Zedda ha preso le distanze dalle politiche in tema di sanità: «A me questo sistema non è mai piaciuto; non condivido l’Azienda ospedaliera unica. Non possiamo permetterci di avere soluzioni ai problemi inerenti questo settore dopo anni e anni. Dobbiamo creare una rete territoriale di prevenzione, sia con campagne nelle scuole , sia con sistemi di trasporto alternativi e salutari ma anche con case della salute diffuse in ogni comune».

Anche per quanto riguarda la gestione amministrativa, le differenze con la Giunta uscente non mancano: «Occorre delegare molte competenze direttamente ai comuni, infondere coraggio, dare risorse e occasioni perché dal basso possa partire uno sviluppo armonico diffuso in tutti i territori dell’Isola, pena lo spopolamento e la desertificazione anche economica». E poi c’è la questione trasporti: «Per combattere lo spopolamento occorrono investimenti su un sistema di trasporti che consenta a chiunque di vivere in un luogo pur lavorando in un altro. Dunque tempi di spostamento rapidi. Il turismo poi si promuove anche tramite la continuità territoriale, sia per i sardi che per i turisti. Ma c’è bisogno anche di una legge sulla continuità marittima. Dobbiamo promuovere tra i nuovi turisti (ad esempio i cinesi), l’immagine della Sardegna connessa all’Italia, sponsorizzarla in tutte le sue sfaccettature».

Sulle politiche sociali, Zedda è chiaro: «Si discute solo di sanità ma non di servizi sociali, che vanno potenziati per combattere l’emarginazione e devono essere collegati a politiche su istruzione e formazione». Ultimo argomento trattato, la questione metano. Il candidato del centrosinistra rimprovera al governo nazionale la mancanza di proposte alternative alla dismissione del carbone nella fase transitoria: «Senza un’alternativa, si manderebbe a gambe all’aria l’intero comparto industriale del Sulcis-Iglesiente. Ci dicano cosa intendono fare con il metano, altrimenti ci diano 450 milioni di euro all’anno, la differenza del costo energetico che i sardi pagano rispetto al Continente, e così lo gestiamo noi sardi».

Le liste che sostengono Zedda sono Campo progressista, Noi, la Sardegna con Massimo Zedda, Sardegna in Comune, Liberi e Uguali (LeU), Futuro comune, Partito democratico, Cristiano popolari socialisti e Progetto comunista per la Sardegna. Tra i candidati di spicco, gli assessori comunali Marzia Cilloccu, Yuri Marcialis e Claudia Medda, i consiglieri Anna Puddu, Rita Polo, Alessio Alias, Monia Matta, più tanto giovani e rappresentanti della società civile e del settore produttivo.

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