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(VIDEO) Cagliari, la farmacia di Sant’Elia. «Lavorare qui? È come una grande famiglia. Di notte mai avuto problemi»

A Cagliari, la farmacia di Sant’Elia, nella via Livingstone, sorge tanti esercizi commerciali e attività di un quartiere tra i più distanti dal centro cittadino e decisamente fuori mano. Una storia lunga vent’anni, relativamente pochi per un’attività come questa. Non erano in tanti a volere alzare le serrande a Sant’Elia e il quartiere ha dovuto attendere parecchio prima di avere la sua farmacia. «È stato davvero molto difficile, per tutti» spiega la dottoressa Marta Noli «il quartiere si stava popolando ed erano necessari molti servizi. Così, grazie al decentramento, che ha spostato i locali dalla zone centrali a quelle periferiche, Sant’Elia ha avuto la sua farmacia. Una vittoria per il quartiere».

Un’area cagliaritana che rispetto alle altre vive una condizione di isolamento. Difficilmente infatti le persone si riversano dalle parti di via Livingstone per una tachipirina o uno sciroppo. E così la farmacia di Sant’Elia si regge grazie agli abitanti del quartiere, clienti affezionati dello “staff rosa” che da anni si mette al servizio del cittadino. La dottoressa Noli infatti precisa come la farmacia non si preoccupi solamente dell’aspetto commerciale, ma offra un’assistenza costante alle persone: «noi cerchiamo di aiutare i pazienti, seppur nei nostri limiti, nella maniera più adeguata, rispondendo ai loro dubbi e dando utili consigli a chi è affetto dalle patologie più comuni». E Sant’Elia ringrazia come può e nel suo piccolo mostra tutta la sua riconoscenza alle sue farmaciste: «La gente qui ci vuole bene. Per strada spesso ci dà del “tu” e qualcuno ci saluta dalla finestra. Ci sentiamo rispettati e tutelati. Sant’Elia è una grande famiglia»

In una farmacia esistono anche i turni di notte e agli occhi della gente  ciò può essere considerato  pericoloso, in un quartiere così forte: «Assolutamente no» smentisce la dottoressa Noli «voglio subito sfatare un mito. Qui è tutto tranquillo e nottetempo vengono solamente mamme alla ricerca del latte per la poppata del bimbo o qualcuno per un farmaco di emergenza. L’unico “guaio”? Un cliente voleva delle siringhe senza pagare l’addizionale notturno. Non ha risparmiato qualche “espressione colorita”. Nulla di più. Solo un fatto sporadico».

Un’impressione positiva, dunque, per chi lavora da anni a Sant’Elia. Ma Marta Noli conosce bene i disagi lamentati da un rione troppo isolato dal resto della città e allora lancia un accorato appello: «Noi abbiamo a cuore la salute delle gente. Qui c’è bisogno di ambulatori e di locali idonei. Non è possibile che la gente aspetti sotto il sole d’estate e sotto la pioggia d’inverno. E poi è necessario avere dei veri e propri consultori per le donne in difficoltà. Noi possiamo dare una mano, sì, ma siamo pur sempre una farmacia».

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