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Cesare Battisti ironico dal carcere di Oristano: “Con il mio arrivo in Italia sembrano finiti tutti gli altri problemi del Paese”

(Foto Ansa).

 

Cesare Battisti a Massama: niente tv e quotidiani, trascorre le sue giornate leggendo libri. L’ex terrorista detenuto nel carcere di Oristano ha incontrato una delegazione del partito Radicale in visita nelle carceri sarde.

Irene Testa, candidata a Garante delle persone private della libertà personale della Regione e componente della presidenza del partito radicale, insieme a Maurizio Turco, coordinatore della presidenza del partito e ai componenti dell’Unione delle camere penali di Oristano (Rosaria Manconi, Sara Ghani e Anna Maria Uras) hanno parlato a lungo con l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo.

“Ha riferito di essere sereno – ha detto Irene Testa al termine della visita – nessuna critica nei confronti del personale del carcere e della polizia penitenziaria. Non ha vissuto serenamente il momento dell’arresto e il suo arrivo in Italia, ci ha spiegato di essersi sentito umiliato e ha ribadito che si è dipinta un’immagine errata: quella di quarant’anni fa, ma quell’immagine non rispecchia quella attuale”.

Battisti ha riferito con ironia che “con il suo arrivo in Italia sembrano finiti tutti gli altri problemi del Paese” poi ha ribadito che non era “un latitante, ma aveva tutti i documenti in regola. Battisti è comunque sereno, al momento sta leggendo il romanzo di Primo Levi ‘Se questo è un uomo’ e si prepara a scrivere un nuovo libro”.

Sente la mancanza dei figli e alcuni familiari hanno già presentato la richiesta di incontrarlo.

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