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Pirri, caffè e pasta con Silvio: da Mariuccia è tripudio per Berlusconi

Berlusconi da Mariuccia a Pirri

Berlusconi da Mariuccia a Pirri

A Pirri è tripudio per Silvio Berlusconi al bar Mariuccia, nella via Italia. Il leader di Forza Italia continua il suo tour in Sardegna, in vista delle elezioni suppletive di domenica 20 gennaio e fa tappa nella storica pasticceria pirrese. Una folla numerosa ha accolto l’ex Cavaliere e in tanti si sono riversati per stringere la mano al leader forzista, per gli immancabili selfie del momento o per semplice curiosità. Sorride Gabriella Saddi, titolare dell’attività ed erede dell’indimenticabile Maria Assunta Manca, in arte Mariuccia: «Ne approfittiamo per fare un po’ di movimento». Qualcuno, che ha lavorato in una delle aziende di Berlusconi nel Cagliaritano, conserva un bel ricordo e si è recato al bar nella speranza di poter solamente salutarlo: «lavoravo alla Standa negli anni Novanta e ho un bellissimo ricordo di lui – racconta Rita Rustico – per il compleanno o qualsiasi ricorrenza ci faceva trovare un regalino. Non dimenticava nessuno, dall’impiegato all’uomo delle pulizie. Una persona eccellente». A fine comizio, Berlusconi si è concesso qualche pasticcino della casa e per lui un omaggio delle più squisite zeppole della rinomata pasticceria.

Tra i punti salienti del breve discorso fatto ai giornalisti e a tutti presenti, la sua scelta di ritornare in campo in vista delle Europee del prossimo maggio: «la mia è una decisione di responsabilità». Il presidente di Forza Italia ha confermato la necessità di un’Europa diversa, in cui spiri un vero vento del cambiamento.

Massimo sostegno alla candidata sarda del centrodestra alle suppletive alla Camera Daniela Noli, definita come una delle più preparate e capaci del panorama isolano, in grado di portare avanti quei programmi essenziali della politica di centrodestra, come la diminuzione della pressione fiscale, la flat tax e il lavoro.

Infine, una stoccata non poteva mancare al governo nazionale. «L’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega è naturale e non credo possa andare lontano». Bocciati tutti i provvedimenti presi in questi mesi dall’esecutivo Conte, in primis la manovra economica. Considerati negativi anche i due cavalli di battaglia, reddito di cittadinanza e quota cento, insieme all’idea del referendum propositivo proposta dalla maggioranza.

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