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Cagliari, la benedizione degli animali. A Sant’Antonio una preghiera per gli amici a quattro zampe (VIDEO)

La benedizione degli animali nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Cagliari. Un rito che come ogni anno ha richiamato in gran numero tanti cagliaritani, accorsi all’ingresso della chiesa nella via Manno per chiedere che il proprio amico a quattro zampe si mantenga in perfetta salute. «Stamattina,  nel giorno di Sant’Antonio, c’erano tre messe e la chiesa era piena» racconta la Arciconfraternita della SS Vergine di Itria, guidata da Giuliana Cabras «e sicuramente quella solenne della sera non sarà da meno».

Secondo la leggenda il santo eremita della Tebaide, infatti, pare avesse donato agli uomini il fuoco, rubato con un astuto stratagemma ai demoni degli inferi e nascosto nel suo bastone di ferula. Il rito de Su Fogadoni ricorda questo aspetto affascinante della figura, ma pare che Sant’Antonio fosse accompagnato da un fedele maialino.Da qui l’appellativo su santu de su porcu, protettore di tutti gli animali della Terra. «La messa è tutta improntata alla vita di Sant’Antonio, fondatore del monachesimo. Un uomo che si è spogliato di tutto e ha combattuto il demonio nel deserto, da eremita. Ma in più occasioni ha lasciato il suo eremo e si è calato tra i fedeli». Una figura della cristianità, veneratissima in Sardegna e vissuta tantissimo, ben 105 anni.

Di fronte alla chiesa di via Manno sono in tanti ad accorrere con il proprio “fido” al guinzaglio: «non chiedo niente di particolare – racconta Susanna M. – ma voglio che il mio cagnolino si mantenga in perfetta salute fino ai vent’anni». Qualcuno ama fare le “cose in grande” e dal maneggio “Caddhos” di Medau Su Cramu, nell’area del parco di Molentargius, è venuto in groppa al proprio cavallo: «la mia cavalla è già in età matura – racconta Sergio Basciu – e ha già tanta esperienza, soprattutto alla sagra di Sant’Efisio. Voglio che si mantenga in perfetta salute, chiedo solo questo».

Un rito che avviene secondo  uno schema preciso: «Prima della messa si riuniscono tutti gli animali davanti alla chiesa –  fino a qualche anno fa lo si faceva in piazza San Sepolcro – e si dà la benedizione, dopo una preghiera specifica». E i “beneficiari” a quattro zampe sono tanti e tra i più vari. Non solamente i più comuni animali domestici, ma anche conigli, pappagalli, tartarughe e persino serpenti  «tutti gli animali sono sotto la protezione di Sant’Antonio, tutti sono ben graditi. Oggi non c’è razzismo nei confronti di nessuno».

 

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