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Siniscola, dipendente comunale a spasso durante le ore di lavoro. Scoperto dalla Guardia di Finanza

La Tenenza della Guardia di Finanza di Siniscola, a conclusione di una complessa indagine delegata e coordinate dalla Procura della Repubblica di Nuoro, a contrasto del fenomeno noto alle cronache come “i furbetti del cartellino”, ha individuato e segnalato alla locale Autorità Giudiziaria un dipendente comunale che, a dispetto di tutte le regole di disciplina del pubblico impiego, si allontanava abitualmente dal posto di lavoro in assenza di plausibili ragioni di servizio.

Il dipendente, dopo aver timbrato il cartellino in entrata, attestando così la propria presenza lavorativa, si allontanava dal posto di lavoro senza autorizzazione, omettendo dolosamente la timbratura in uscita in modo da far risultare, almeno sulla carta, la propria presenza e non subire le conseguenti decurtazioni stipendiali, come rigorosamente documentato dalle indagini effettuate dagli investigatori.

L’attività investigativa, attraverso l’utilizzo di immagini estrapolate dalle telecamere poste a presidio degli ingressi della struttura incrociate con i dati di registrazione degli accessi e delle presenze in servizio, confermate dai pedinamenti effettuati dalle Fiamme Gialle anche nel corso dei quotidiani servizi di pattugliamento del centro abitato, ha consentito di far emergere il comportamento illecito del dipendente infedele.

Questi, durante le assenze non autorizzate dal luogo di lavoro, a piedi o in auto, si dedicava ad attività di carattere privato, come per esempio ripetute e prolungate soste al bar, passeggiate e commissioni varie.

L’ingiustificato protrarsi di tali comportamenti ha prodotto quel pregiudizio patrimoniale e d’immagine (c.d. “danno di immagine”) conseguente alla mancata presenza del dipendente nel presidio lavorativo, rimasto così sguarnito della corrispondente unità di lavoro.

A carico del dipendente assenteista è stata evidenziata una “responsabilità amministrativa per danni erariali” con conseguente denuncia anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti.

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