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(VIDEO) Di Maio in Sardegna: a Cagliari sabato 12 in piazza San Cosimo, con Desogus e Caschili

desogus di maio

Luca Caschili candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari e Francesco Desogus candidato al governo della Regione Sardegna, stamattina durante la conferenza stampa per presentare la visita di Di Maio in Sardegna hanno annunciato i temi e le tappe che il vice premier affronterà nell’Isola. Si partirà da Porto Torres, alle 18 in piazza Umberto I. Di Maio esporrà la sua intenzione di esportare in tutta Italia il Reddito Energetico, esperimento portato avanti proprio a Porto Torres dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. Si tratta di un fondo di 250mila euro con quale installare impianti fotovoltaici nelle abitazioni dei cittadini meno abbienti, in questo modo non solo fornendo gratuitamente energia elettrica alle famiglie beneficiarie, ma utilizzando i proventi dell’energia venduta per rifinanziare altri progetti, sono già 51 gli impianti installati.

Sabato invece Di Maio sarà alle 11 a Gonnostramatza alla Fattoria Cuscusa, per incontrare pastori e allevatori per affrontare con loro i problemi legati a queste attività, si sposterà poi a Portovesme alle 16 dove incontrerà i dipendenti ex Alcoa, per parlare del delicato tema dell’occupazione e della chiusura prevista per il 2025 di tutti gli impianti a carbone. Infine alle 19 incontrerà i cagliaritani in piazza San Giacomo per parlare di suppletive e regionali, anche se, come ha annunciato Desogus, sicuramente Di Maio tornerà in Sardegna a febbraio, in vista delle Regionali e sono previste anche le visite di altri ministri del Movimento. Intanto i due candidati hanno cominciato a parlare di programmi. In merito alla situazione degli immigrati a bordo della Sea Watch, secondo Luca Caschili il sindaco deve fare il sindaco, non può sottrarsi alle leggi nazionali nemmeno quelle sull’immigrazione, e se dissente, si dovrebbe dimettere e assumere la posizione che ritiene più giusta, ma da cittadino comune. Chiaro il riferimento alla posizione assunta da Zedda questi giorni, da parte del candidato alle suppletive per la Camera a Cagliari. Desogus invece si è soffermato soprattutto sulla sostenibilità, un discorso molto generale senza proposte concrete al momento, sulla necessità di riconvertire il più possibile le aziende inquinanti, nessun riferimento ad aziende precise, ma un discorso generico anche alla luce delle ultime statistiche sull’incidenza dei tumori in Sardegna.

Più deciso invece sulla necessità di abolire le province, troppo piccole e povere per poter gestire manutenzione di strade e scuole: visto che comunque i fondi alle province provengono dalle casse regionali, secondo Desogus, sarebbe meglio stipulare una convenzione con Anas per gestire le strade provinciali e assegnare anche la manutenzione degli istituti superiori ai comuni erogando loro i fondi necessari. Su RWM, materia delicata che in questi giorni un po’ tutti i candidati affrontano Desogus è cauto: « si potrebbe definire un ricatto occupazionale – ha affermato il candidato governatore- la situazione è delicata, parliamo di una zona in cui la disoccupazione è altissima, tuttavia sappiamo che parte di queste bombe viene venduta a paesi in guerra, e questo va contro la Costituzione. Il Movimento è aperto a tutte le soluzioni, in particolare alla riconversione, anche se sappiamo che l’azienda produttrice afferma che non esistono le condizioni per una soluzione di questo tipo, noi vogliamo vederci chiaro e trovare una soluzione che consenta di fare in modo che questa realtà non ci sia più, ma che gli occupati non perdano il lavoro».

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