Site icon cagliari.vistanet.it

Silvia Careddu, Primo Flauto della Filarmonica di Vienna: al concerto di Capodanno con la Sardegna nel cuore

Ieri ha suonato per la prima volta al tradizionale concerto di Capodanno, trasmesso da Vienna in Mondovisione e l’emozione è stata fortissima: «c’era la mia famiglia e poi Riccardo Ghiani che mi ha insegnato ad amare il flauto -racconta Silvia Careddu, classe ’77 sentivo tutta la tensione di questa prova, ma mi sono concentrata sulla musica, sull’esecuzione, pensavo al fatto che stavo vivendo l’avverarsi di un sogno. Non potevo sbagliare proprio ieri, sono ancora nella fase di prova». Una prova nella prova insomma. Il percorso che ha affrontato Silvia per approdare a uno degli obiettivi più ambiti per un musicista, l’orchestra Filarmonica di Vienna, è lunghissimo, cominciato nel 2016 e non ancora concluso.

La musicista sarda accompagnata da un un ricchissimo curriculum, è stata insignita anche del Premier Prix à l’unanimité e Prix du Public del 56° Concorso Internazionale di Musica di Ginevra,  ha infatti superato una selezione durissima, fatta di una serie di prove eseguite dietro una tenda, durante le quali una giuria le assegnava dei voti ascoltandola, ma senza vederla, nel totale anonimato. Man mano che si susseguivano le prove, il posto di Primo Flauto diventava una possibilità sempre più concreta, finché dopo le ultime esibizioni di prova, è stata ammessa a far parte dell’orchestra. Questo però accadeva 2 anni fa, da allora e ancora oggi è in prova, e a breve sarà una giuria composta da suoi colleghi componenti dell’orchestra stessa a decidere se potrà farne parte definitivamente. Tutti i musicisti della Filarmonica suonano tutte le sere, poi bisogna studiare ogni giorno, è molto faticoso. «Abbiamo tre settimane all’anno di vacanza – racconta la musicista sarda- in estate si suona a Salisburgo e se vuoi tornare qualche giorno dalla famiglia devi organizzarti coi colleghi ai quali poi devi restituire il tempo che ti hanno concesso. All’inizio non pensavo che sarei riuscita a reggere la fatica, ma lavorare con persone che non guardano l’orologio, condividere con loro la passione profonda per la musica è un’ottima motivazione, è da questo che traggo l’energia. Ci viene richiesta una disponibilità quasi totale, e non ci si può permettere di ammalarsi troppo, in questo devo dire, il mio patrimonio genetico isolano mi aiuta».

Non è facile per chi non è austriaco accedere a questa orchestra, ancora di più se donna, Silvia è stata la prima persona proveniente dall’Italia ad avere l’onore di suonare con i più grandi direttori d’orchestra, e la prima donna a ricoprire il ruolo di Primo Flauto, traguardo non da poco se si si considera che la Filarmonica di Vienna è stata aperta alle donne solo dal 2008. Dopo il diploma conseguito al Conservatorio di Cagliari ha trascorso un lungo periodo di perfezionamento a Parigi e poi a Berlino, Silvia si è trasferita a Vienna nel 2015 e un anno dopo ha tentato il concorso per entrare nella Weiner Philarmoniker. Nonostante le lunghe assenze dalla Sardegna però non ha dimenticato la sua terra : « la Sardegna ce l’ho sempre nel cuore – afferma Silvia- c’è la mia famiglia, cerco di tornare il più possibile. Sono molto felice di poter rappresentare la mia terra qui a Vienna, e rendere onore al popolo sardo». Adesso Silvia Careddu è concentrata su questo lungo periodo di prova che sta per concludersi, anche se un po’ le mancano le attività che svolgeva prima, come la musica da camera e l’insegnamento: «bisogna riuscire a organizzarsi, magari più avanti proverò a riprendere anche altre attività – conclude Silvia- intanto però voglio ringraziare tutte quelle persone che in questi anni mi hanno sostenuto, ovviamente i miei cari, ma anche tante persone che ho incrociato per breve tempo, provenienti da diverse parti del mondo e che mi hanno incoraggiato nei momenti difficili, momenti in cui ho pensato di mollare tutto, che non ce l’avrei fatta. Questo è un mondo estremamente competitivo, ma ho incontrato anche tanta solidarietà».

Exit mobile version