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Il vespasiano di Marina Piccola: lavori fermi e tanta spazzatura, spettacolo imbarazzante

Ecco un’altra delle storie “all’italiana”. Un piccolo edificio in muratura, che vincolato per il suo valore storico, visto che si trattava di un Vespasiano dell’epoca di Mussolini, teoricamente si sarebbe potuto restaurare in qualche settimana e farne un piccolo monumento. Oppure farne un infopoint, vista la vocazione turistica di Marina Piccola, ma sempre in poche settimane di lavoro. Invece in 5 anni non si è riusciti non solo a dargli una destinazione, ma nemmeno a restaurarlo.

In epoca fascista era un bagno pubblico, tutti lo chiamano il “Gabinetto di Mussolini”, finita la guerra è entrato a far parte dei beni del demanio marittimo. Per 40 anni lo ha utilizzato il Windsurfing Club in usufrutto. Pur essendo un bene dell’Agenzia del Demanio, ne ha la tutela la Regione Sardegna che 5 anni fa ne ha chiesto la restituzione al Windsurfing Club per realizzare i lavori di restauro. I lavori però si sono interrotti e sono fermi da 5 anni. A guardarlo ora non si capisce cosa sia, sembra improbabile che si possa ancora eseguire un lavoro conservativo, non rimane quasi nulla della struttura originale, inoltre lo spazio intorno, recintato, si è trasformato in una mini discarica.

Anche se ogni tanto l’area viene ripulita, il richiamo a riempirla di nuovo di spazzatura per gli incivili è irresistibile. Periodicamente si parla di ripresa dei lavori, anche nell’ambito di progetti più ampi, che interessano l’intera zona, intanto però quell’obbrobrio rimane lì in tutta la sua bruttezza, a rivolgere il benvenuto ai visitatori. Per il momento si può solo sperare che i turisti vengano distratti dallo spettacolo della Sella del Diavolo e non si accorgano del pugno in un occhio del “Gabinetto di Mussolini”..

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