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Nuova vita per fari ed edifici costieri: al via i bandi regionali per la valorizzazione di cinque siti

Nuova vita per i fari, le stazioni semaforiche, gli edifici costieri della Sardegna che saranno valorizzati in chiave turistica e culturale.

La Regione Sardegna ha pubblicato oggi i primi cinque bandi per l’affidamento dell’ex faro di Capo d’Orso a Palau, l’ex stazione segnali di Capo Sperone a Sant’Antioco, l’ex stazione semaforica di Capo Ferro ad Arzachena, l’ex stazione di vedetta di Capo Figari a Golfo Aranci, l’ex stazione segnali di Punta Falcone a Santa Teresa di Gallura. Con questa iniziativa la Regione intende valorizzare, attraverso il restauro, dei beni culturali che altrimenti andrebbero perduti.

Una volta restaurati, infatti, questi edifici potranno accogliere nuove attività turistiche e ricettive con un’offerta di servizi socio-culturali, ricreativi e di scoperta del territorio, delle risorse e dei prodotti locali garantendo allo stesso tempo la loro fruibilità pubblica.

La documentazione è disponibile sui siti www.regione.sardegna.it e www.agenziademanio.it. «Intendiamo consolidare le politiche regionali indirizzate ad un nuovo sistema di ricettività, volto anche alla promozione di una rete regionale dedicata ad una forma di turismo sostenibile e legata alla cultura del mare e dell’ambiente mediterraneo – ha spiegato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – Vogliamo proporre un modello di recupero che punti alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio costiero, nel rispetto delle caratteristiche di pregio storico-artistico e paesaggistico degli immobili». Le proposte, infatti, saranno valutate sulla base del recupero dei beni nel rispetto dei principi di tutela e conservazione e in linea con gli strumenti di pianificazione territoriale e comunale.

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