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(Video) Ilaria Cucchi ringrazia la Sardegna e quanti sostengono la sua battaglia

Ieri sera a Cagliari nella sede di Campo Progressista, è stata organizzata la proiezione del film “Sulla mia pelle” che racconta l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi. L’evento è stato organizzato da Claudio Cugusi, presidente del “Centro Studi Emilio Lussu” e la proiezione è stata preceduta da un’introduzione di Marzia Cilloccu, assessore al Turismo, Attività Produttive e Pari Opportunità del Comune di Cagliari. Dopo la proiezione del film Ilaria Cucchi in collegamento telefonico ha ringraziato i presenti e quanti anche in Sardegna contribuiscono alla diffusione del film e soprattutto a sostenere le battaglie che la Onlus Stefano Cucchi, da lei fondata, porta avanti: «sono io che dovrei fare un applauso a voi – ha detto Ilaria – che venite a vedere il film e ci sostenete, il film non racconta solo la storia di Stefano, ma la storia della violazione dei diritti umani, è un tema che deve interessare ciascuno di noi, se vogliamo vivere in una società migliore e non tra persone che sanno ma si girano dall’altra parte».

La sorella di Stefano Cucchi ha raccontato di avere ancora fiducia nella giustizia: «ho il diritto di crederci ancora- ha affermato la Cucchi- e ho quotidianamente la dimostrazione che abbiamo fatto bene a non arrenderci nemmeno davanti alle difficoltà più grandi e crederci, se dovessi tornare indietro, nonostante i grandi sacrifici e il grande dolore rifarei tutto». Il film viene proiettato nelle sedi di circoli culturali, di associazioni, movimenti politici e ogni tanto all’esterno di queste sale, e anche all’interno qualche volta si sono presentati i Carabinieri, d’altra parte è nota la posizione del Ministro degli Interni, che in più occasioni è stato molto duro nei confronti di Ilaria Cuccchi, dichiarando sui social: “Io sto coi carabinieri” assumendo una posizione in una contrapposizione che in realtà non esiste, se la stessa Ilaria ha sempre ribadito di non avere nulla contro l’Arma. «Il fatto che la gente continui nonostante queste incursioni a organizzare proiezioni, dibattiti, a fermarci per strada per quello che facciamo ci dà la forza di andare avanti – ha concluso Ilaria- non smettete mai di arrabbiarvi, di indignarvi davanti a queste ingiustizie, fate in modo, nelle vostre possibilità, che se ne parli, perché sembra che dei diritti umani non interessi quasi a nessuno».

 

All’evento era presente anche Cristiano Scardella, fratello di Aldo, morto innocente in carcere, in una vicenda che conserva molti lati oscuri, che ha portato la sua testimonianza. Al dibattito ha partecipato anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, partigiano morto in nome della libertà, che sta promuovendo la costituzione di nuovo coordinamento, dallo spirito antifascista, “Sullapelleditutti”, uno strumento per fare rete tra tutte le persone che hanno a cuore questa battaglia, per essere presenti sul territorio per affiancare le famiglie che si trovano a vivere un’esperienza simile a quella vissuta dalla famiglia Cucchi, perché non tutti hanno una sorella forte e determinata come Ilaria o i mezzi economici per portare avanti una battaglia legale che può durare decenni.

Sullapelleditutti sta prendendo forma anche in Sardegna e presto si conosceranno le prime iniziative. Alla proiezione di ieri a Cagliari era Presente Rossana Noris, coordinatrice di questa iniziativa che ha ricordato l’importanza di sostenere le battaglie per una legge più efficace contro la tortura, che spiega così come è scritta, non sarebbe servita nel caso di Stefano Cucchi, e in tanti altri accaduti in questi anni. Inoltre, il coordinamento sta facendo girare una raccolte di firme affinché anche in Italia, come già in tanti altri paesi europei, le forze dell’ordine portino un codice identificativo, visibile a tutti sulle loro divise e presto renderà note le prime iniziative anche in Sardegna.

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