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Villacidro: chiude la Casa dell’Anziano, 18 operatori senza lavoro, 24 anziani trasferiti in altre strutture

Sono stati proprio gli operatori, preoccupati per l’incolumità degli anziani ospiti e i disagi derivanti dalle precarie condizioni della struttura su cui da oltre 20 non si faceva manutenzione straordinaria, a sollecitare un sopralluogo dei tecnici comunali, i quali hanno dichiarato la struttura inagibile. Da qui la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere la casa di riposo il 31 gennaio 2019, data che coincide con la scadenza dell’ultima proroga al contratto per il quale gli operatori lavorano nella struttura. Ieri la sindaca Marta Cabriolu, con l’assessore competente e il responsabile dei servizi sociali hanno avuto un primo incontro con le famiglie degli anziani ospiti per spiegare loro la situazione, nei prossimi giorni saranno avviati i colloqui con i familiari di ogni anziano, in modo da valutare insieme la soluzione migliore. In caso di trasferimento ad altra struttura, il tempo di permanenza sarebbe quello strettamente necessario all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione. Secondo la prima cittadina non è escluso che si possa individuare una struttura che possa accogliere tutti gli anziani autosufficienti insieme, in questo modo preservando i rapporti e le relazioni sociali consolidate negli anni. In ogni caso i posti per ospitare momentaneamente gli anziani in altre strutture non lontane da Villacidro c’è, inoltre, nessun ospite sborserà un euro in più rispetto alla retta fino ad oggi pagata, in quanto il Comune continuerebbe a farsi carico delle spese non coperte.

Molto più complessa la posizione dei 18 operatori impiegati nella casa di riposo, per i quali trovare una ricollocazione lavorativa è difficile: alcuni di loro hanno più di 60 anni e trovare un’altra occupazione sarà quasi impossibile. Per gli operatori è stata una doccia fredda, era in corso la gara d’appalto per la fornitura del servizio, alla quale avevano partecipato, e adesso hanno appreso che nel giro di un mese perderanno il lavoro. I lavoratori in un comunicato congiunto hanno annunciato l’inizio della mobilitazione e hanno invitato i cittadini, le organizzazioni politiche e sindacali a partecipare e a sostenerli, per ripristinare al più presto un servizio fondamentale per la comunità villacidrese. Pur riconoscendo le criticità della struttura lamentano il fatto di aver presentato le prime segnalazioni alcuni anni fa, quando forse si poteva porre rimedio. Ma, affermano, non sono stati presi provvedimenti. La Sindaca risponde che da circa un anno l’amministrazione, consapevole che, alla lunga, sarebbe stato necessario un intervento strutturale importante ha lavorato per reperire i fondi necessari ad eseguire le opere e ad oggi si dice a buon punto nel reperimento delle risorse, in parte regionali, in parte comunali. Gli uffici hanno quantificato in 750mila euro la cifra necessaria a rendere accogliente e sicura la Casa dell’Anziano. Difficile stabilire una data anche ipotetica sulla riapertura della struttura, anche se la Cabriolu assicura che si cercherà di limitare al massimo il tempo di attesa.

 

Proprio per questo la gara d’appalto in atto che era stata bandita, vista l’imminente scadenza dell’ultima proroga alla cooperativa che offre il servizio attualmente, sarà probabilmente sospesa. Critica l’opposizione che contesta la decisione: «Personalmente posso dire che ancora una volta la politica sta abdicando dal suo ruolo di tutela degli interessi della comunità e di mediazione- ha dichiarato Antonio Muscas, consigliere di opposizione- Sorprende la solerzia nel firmare simile dichiarazione alla luce dello stato in cui versano tutti i plessi scolastici comunali in cui nessuno si sogna di mandar via gli scolari. Ho visitato proprio stasera la casa di riposo e non ho visto niente di peggio di quanto mi è capitato di vedere in molte altre strutture pubbliche. Ma pur comprendendo la necessità e l’urgenza degli interventi, è doveroso cercare soluzioni a salvaguardia degli operatori e degli ospiti. I politici si sono presentati con una decisione già presa, e non da loro, ma dal responsabile dell’ufficio tecnico. Decisione alla quale hanno ripetutamente dichiarato di non volersi opporre. Questo, politicamente parlando, è incomprensibile e assurdo».

La sindaca è ottimista sulla possibilità di ricollocare gli ospiti della struttura tutti insieme in unica casa di riposo, attende delle risposte da alcune strutture alle quali si è rivolta: «Siamo veramente molto dispiaciuti. Nessun sindaco e nessuna amministrazione può prendere simili decisioni a cuor leggero. Vorremmo sempre riuscire a limitare i disagi, non arrecarli. In questo caso però la tutela della salute e della incolumità pubblica viene prima di tutto. Non è possibile, di fronte ad una situazione come questa, girarsi dall’altra parte. Sarebbe forse più facile e più comodo, ma non si può mettere a rischio la vita dei più deboli».

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