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Cagliari, al via in Castello i preparativi per la raccolta differenziata porta a porta

Contenitori raccolta differenziata

La raccolta differenziata porta a porta al via in Castello.  In questi giorni infatti gli abitanti del quartiere hanno ricevuto a domicilio il kit per la nuova modalità di raccolta dei rifiuti,  in partenza, presumibilmente, dal mese di gennaio. Via i vecchi cassonetti, posto ora a due nuovi contenitori-mastelli specifici, con numero di serie personale ed eco-card per la fruizione dei servizi. Novità anche per piazza Palazzo, in cui dovrebbe essere presente l’ “isola ecologica”, un servizio mobile della zona per cui è possibile buttare alcune tipologie di rifiuti, escluse dai contenitori.

Non mancano i diversi commenti fra i residenti del quartiere che dovranno abituarsi alle nuove regole e al calendario da seguire scrupolosamente. Alcuni , ad esempio, sono fiduciosi. «Sarà un caos, ma tutto sta nell’iniziare» commenta Riccardo Loi  «in altri quartieri, bene  o male, sta funzionando e non vedo perché  non debba essere altrettanto positiva». Anche  la signora Bonaria Salis non ha dubbi « In paese, dove abitavo io,  non  c’erano problemi. Qui ci abitueremo». Qualcun altro, invece, sembra più perplesso. «Per qualche signore anziano potrebbe  risultare complicato scendere ogni mattina a buttare l’immondezza».

Non mancano i giudizi, e in alcuni casi le perplessità, nel mondo dei commercianti . Sembra positiva Alessia de La Bottega di Castello nella via Lamarmora  «Per i castellani non sarà facile. Io sono allenata, perché a Quartu facciamo la differenziata da sedici anni. Ma bisogna abituarsi». Le strade strette del quartiere possono non essere d’aiuto e i bidoni in esposizione non sarebbero un belvedere per i diversi turisti della zona « Per noi è difficile» commenta Martha Peres di Pablo Caffè nella via Martini «fuori passano le persone e dentro di certo non possiamo permetterci di tenere i bidoni con certi rifiuti, come l’organico. Che cosa dico a chi fa i controlli?».

Nella via Lamarmora c’è addirittura la possibilità di confrontarsi con un modello straniero di raccolta differenziata decisamente originale. Bruno , chef francese della trattoria L’Osteria di Castello prima commenta «Speriamo che vadano fino in fondo, perché di per sé è una buona cosa la raccolta differenziata. Noi qui separiamo tutto» e poi, con evidente campanellismo transalpino, aggiunge «in Francia funziona bene. Ad esempio, nei paesi di campagna l’amministrazione dà a ogni famiglia una gallina, per smaltire l’organico. Dopo due anni, la si deve restituire e te ne danno un’altra. E così via».

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