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La statua del bronzetto divide i cagliaritani, il suo promotore spiega perché è giusto realizzarla

Si è diffusa ieri la notizia che il consigliere del Comune di Cagliari Raffaele Onnis, ha proposto l’ edificazione di una imponente statua di un bronzetto nuragico davanti al porto della Città e ovviamente il web ha sfornato commenti di ogni tipo. I cittadini si sono divisi, tra favorevoli e contrari, in molti non hanno preso sul serio la proposta scambiandola per una provocazione. In realtà alla base di questa proposta ci sono delle motivazioni storiche ed economiche. «La proposta nasce da un’idea personale -spiega Onnis- ma prima di esporla l’ho condivisa con figure importanti e rappresentative del mondo della cultura sarda, mi sono confrontato con personalità importanti legate agli studi archeologici anche in ambito universitario, che hanno sostenuto la mia idea purché naturalmente venga impostata in modo serio». Il consigliere dei Riformatori Sardi, ha spiegato che la sua è una proposta che mira a dotare la città di un simbolo forte, iconico che rappresenti visivamente l’identità sarda.

«La nostra isola è il più grande museo a cielo aperto del mondo – racconta il consigliere- il museo delle 10.000 torri, i nuraghi, il museo delle tombe dei giganti, il museo delle domus de janas, dei pozzi sacri e dei menhir, i confini e le mura di questo sterminato museo sono il mare e le sue porte d’ingresso dovrebbero essere le sue città con porti e aeroporti». Onnis opera un paragone tra Cagliari e altre importanti città a fortissima vocazione turistica e culturale che sono individuate immediatamente da un monumento, come Parigi e la Torre Eiffel: «Viviamo in un mondo in cui ci dobbiamo confrontare e scontrare con la concorrenza a livello globale, l’offerta turistica è praticamente infinita, noi dobbiamo essere bravi e competitivi in termini di marketing, quindi oltre alla valenza storica e identitaria che non si discute, la mia proposta ha anche una valenza economica, di promozione turistica. Rispetto all’immenso potenziale che abbiamo è come se la Sardegna fosse un enorme museo sempre chiuso. Si tratta di una ricchezza che non abbiamo mai messo a sistema. La statua rappresenta una porta simbolica per questo grande e ricco museo che è la Sardegna».

La proposta è aperta, non ci sono preclusioni alla scelta del soggetto e del luogo in cui installare la statua, Onnis ha proposto il famosissimo bronzetto nuragico del guerriero a 4 occhi e 4 braccia: «secondo me è l’icona più rappresentativa – afferma Onnis- ma per la scelta del soggetto ho proposto di coinvolgere la popolazione con un sondaggio online, tramite il sito istituzionale del Comune, per cui si potrà anche optare per “Il Capo Villaggio”o “L’arciere”, il Pugilatore di Mont’e Prama e perché no, se la maggioranza preferisce la Dea Madre potrebbe essere la statua della Dea Madre ad accogliere i visitatori». Anche per quanto riguarda i materiali non c’è niente di stabilito, potrebbe essere utilizzata anche la pietra, il granito.

Questa proposta è finalizzata ad arricchire la città, poi nulla vieta che magari se ne possano costruire anche altre negli approdi dell’Isola, Onnis ha proposto Cagliari, perché questo è il contesto nel quale opera come consigliere comunale. La stessa apertura a diverse opzioni è ammessa anche per quanto riguarda la scelta del luogo deputato ad ospitare la scultura: «Al porto la statua occuperebbe uno spazio in cui attualmente c’è quell’orrendo edificio non utilizzato, con tanto amianto – racconta il consigliere-, nella pineta di Su Siccu, esiste uno spazio privo di alberi, in cui si potrebbe posizionare la statua senza doverne sacrificare nemmeno uno, non avrebbe un’altezza superiore al palazzo del CIS o del Banco di Sardegna che sono alle sue spalle, ancora diverso il significato di una statua a Sant’Elia, non solo collegherebbe simbolicamente il quartiere alla città, ma lo farebbe anche materialmente, la presenza di un ampio parcheggio faciliterebbe l’afflusso dei turisti, inoltre lì ci sono le uniche domus de janas della zona, nel colle retrostante».

Le simulazioni che si vedono nelle immagini non sono esattamente fedeli a come sarebbe il monumento nella realtà, la riduzione in scala non è precisissima, nel senso che la statua non sarebbe più alta dei palazzi. Cagliari può essere considerata per una questione logistica e strutturale, con il porto e l’aeroporto, la porta principale della Sardegna e deve essere protagonista del rilancio turistico regionale in chiave storica e archeologica. Si parla tanto di destagionalizzazione, questa idea potrebbe rilanciare un turismo per tutto l’anno. Un manufatto come quello, potrebbe incuriosire i turisti giunti qui per il mare e magari li spingerebbe a tornare in autunno per approfondire l’aspetto culturale di un viaggio diverso, che in estate non avevano intenzione di fare. Queste dunque le finalità di una proposta che sta facendo discutere:«ci tengo molto a evitare le strumentalizzazioni politiche – conclude Raffaele Onnis- questa è una proposta che va oltre, non né mia né del mio partito, è una proposta finalizzata ad avvantaggiare tutta l’Isola, a valorizzare un’identità unica che nessun altro popolo può vantare».

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