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Guardalinee prende a testate giocatore della squadra ospite: Daspo per 5 anni

CAMPO CALCETTO

Nell’ambito dell’attività svolta dalla Polizia di Stato per contrastare la violenza in occasione delle manifestazioni sportive, il Questore di Cagliari ha applicato il DASPO (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) per la durata di anni 5, a carico di un 46enne di Fluminimaggiore.

Il 21 ottobre presso il campo ‘Marco Peloso’ di Fluminimaggiore, in occasione dell’incontro di calcio di Seconda Categoria A.S.D. Buggerru-Monreale Calcio, del Campionato Lega Nazionale Dilettanti, un Assistente arbitrale di parte, designato dalla Società del Buggerru, con funzioni di Guardalinee, per futili motivi, colpiva al volto con una testata un giocatore della squadra ospite. Questi, era intento a recuperare i palloni a bordo campo. La vittima, caduta a terra dopo la testata, riportava lesioni. L’episodio ha generato tensione tra le tifoserie, e immediatamente si è verificata una pericolosa calca sugli spalti nonché tentativi di scavalcamento del recinto di gioco: il direttore di gara ha decretato la sospensione dell’incontro. Due appartenenti all’Arma dei Carabinieri, presenti alla gara e liberi dal servizio, trovandosi sugli spalti scendevano in campo adoperandosi per sedare gli animi.

L’attività info-investigativa svolta ha consentito di accertare la condotta violenta posta in essere dal Guardalinee, e il Questore di Cagliari ha emesso nei confronti di quest’ultimo un DASPO in virtù del quale per i prossimi 5 non potrà più accedere all’interno di tutti gli stadi e  impianti sportivi del territorio nazionale ove si disputano manifestazioni sportive del gioco del calcio a qualsiasi livello agonistico, serie professionistiche e dilettantistiche, nonché campionati giovanili, comprese le manifestazioni amichevoli e per finalità benefiche (con arbitri federali), calendarizzate e pubblicizzate, nonché alle partite della nazionale italiana e delle squadre italiane che verranno disputate nel territorio nazionale e all’estero. La gravità del provvedimento si fonda sulla considerazione che in quanto ‘Assistente arbitrale di parte’, peraltro designato dalla squadra ospitante, avrebbe dovuto costituire guida e riferimento nell’assolvimento dei doveri di comportamento e rispetto, sia nei confronti dei giocatori che nei confronti dei tifosi.

 

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