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Giornalisti sardi in piazza per dire “No” alle parole di Di Maio e Di Battista: “Nessuna pagella dal potere”

Il sit in dei giornalisti in piazza Palazzo contro il Governo - Foto RAS

Il sit in dei giornalisti in piazza Palazzo contro il Governo - Foto RAS

Anche i giornalisti sardi hanno aderito al flash mob indetto per questa mattina in decine di piazze italiane per manifestare contro le parole usate nei confronti della categoria da parte del vicepremier Luigi Di Maio e dell’ex deputato M5S Alessandro Di Battista, che nei giorni scorsi avevano definito i giornalisti “sciacalli” e “puttane”. Un sit in è andato in scena a partire da mezzogiorno in piazza Palazzo a Cagliari.

Presenti, insieme ad alcune decine di giornalisti, i vertici di Assostampa sarda e Odg Sardegna, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il vicepresidente regionale Raffaele Paci. «Abbiamo dimostrato compattezza – ha detto il presidente di Assostampa sarda Celestino Tabasso, come riporta l’agenzia Agi -. A manifestare per la libertà di stampa e contro gli insulti arrivati da Di Maio, ci sono giornalisti pensionati, autonomi, precari e assunti. A Di Maio, Di battista e a chiunque pensi di poterci condizionare o spazzare via diciamo che non accettiamo pagelle dal potere. Tutte le volte che il giornalismo accetta di abbassare la testa per compiacere il potere, illudendosi di avere una vita più lunga e facile finisce per restare senza voce e questo è un errore che non faremo mai».

«Mettere all’indice l’intera categoria significa fare un’operazione illiberale – ha detto Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna -. È un fatto preoccupante e grave. In passato, azioni di questo genere sono servite per varare provvedimenti antidemocratici. La nostra paura è che si voglia montare un problema che non esiste, per passare ad azioni restrittive e gravi nei confronti della libertà di informazione. Sarebbe un disastro per l’Italia».

«La libertà di stampa e il diritto all’informazione sono capisaldi irrinunciabili di ogni democrazia e vanno tutelati e protetti nell’interesse di ciascuno di noi», ha detto Raffaele Paci fermandosi a parlare per qualche minuto con i vertici regionali di Assostampa e Ordine dei giornalisti.

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