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Lo sapevate? L’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari fu opera di Gaetano Cima

Ospedale civile - Foto di Francesco Agus

Ospedale civile - Foto di Francesco Agus

L’edificio dell’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari è opera del famoso architetto cagliaritano Gaetano Cima ed è stato realizzato fra il 1844 e il 1848. Nel 1861 il canonico Giovanni Spano lo commentava così: «Questo è l’unico stabilimento che in tutta l’Isola sia costrutto con perfezione d’arte, e che potrebbe, per la sua vastità ed architettura, figurare in qualunque capitale».

L’edificio venne costruito nella seconda metà dell’Ottocento per rispondere alle sempre più numerose esigenze medico-sanitarie della città di Cagliari. Il vecchio ospedale di Sant’Antonio Abate, infatti, risalente al XV secolo e gestito sin dalle sue origini dai religiosi di San Giovanni di Dio in comune con il Convento di Sant’Antonio, risultava ormai da tempo inefficiente e così il governo decise di costruire un nuovo edificio. La struttura del nuovo ospedale sarebbe sorta in una zona periferica della città e fuori da ingerenze amministrative conventuali.

Come si legge in una pubblicazione cagliaritana del 1935, il «grandioso progetto che è perenne gloria dell’autore e decoro della Città» fu opera di Gaetano Cima, celebre architetto cagliaritano, che venne invitato da una Commissione apposita a presentare la propria proposta progettuale. Il progetto, realizzato fra il 1844 e il 1848, prevedeva una struttura con pianta semicircolare a forma di mezza margherita, con facciata in stile neoclassico, un giardino interno e una cappella visibile da tutti i reparti, grazie ad un sistema di finestre disposte a raggiera. Quando entrò in funzione l’ospedale, la sua amministrazione venne affidata provvisoriamente alla stessa Congregazione che dal 1765 gestiva l’ospedale Sant’Antonio. Nel 1882 venne istituita invece una commissione formata da sei membri più un Presidente eletto dal Consiglio provinciale ma, in seguito alle proteste del Comune di Cagliari che rivendicava i propri diritti sullo stesso Ospedale, il Presidente e la Commissione vennero nominati dalla Rappresentanza Civica ed ebbero carica quinquennale.

Il ruolo che l’ospedale San Giovanni di Dio ha avuto nella vita scientifica e sociale di Cagliari fu di grande rilievo. Nel momento in cui entrò in funzione, l’ospedale era suddiviso in tredici reparti, cinque dei quali dipendenti direttamente dall’amministrazione ospedaliera e i restanti legati alle Cliniche Universitarie che risiedevano nello stesso fabbricato. All’ospedale si rivolgevano malati da tutta l’isola, affetti anche da importanti patologie di vario genere come la tubercolosi, la sifilide, la malaria, ecc.

Durante i bombardamenti di Cagliari, nei sotterranei dell’ospedale vennero allestiti dei ricoveri di fortuna per gli ammalati che, a causa delle infermità, non si potevano spostare nei rifugi cittadini. 

Oggi l’ospedale San Giovanni di Dio è una struttura ormai in dismissione dal futuro ancora incerto. Un edificio che è parte integrante della città e che ha visto passare per i suoi corridoi personalità della storia della medicina sarda.

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