Site icon cagliari.vistanet.it

Lavoratori del portierato universitario in rivolta: “300 euro in meno ogni mese. L’Università se ne faccia carico”

Incontro tra lavoratori portierato e rettore Maria Del Zompo

Un incontro tra lavoratori portierato e rettore Maria Del Zompo nel novembre del 2018

Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha incontrato questa mattina tutti i 130 lavoratori – dipendenti di una ditta esterna all’Ateneo – che gestiscono i servizi di portierato e che hanno manifestato contro il loro nuovo contratto considerato «al ribasso» sotto il Palazzo del Rettorato, in un sit in organizzato dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. All’assemblea era presente anche Fabrizio Cherchi, Dirigente della Direzione Acquisti, appalti e contratti.

Il nuovo contratto prevede una retribuzione lorda di 14 euro, contro i 17,50 previsti dal vecchio capitolato. Una diminuzione di salario che costa 300 euro netti al mese per ogni lavoratore, come ha spiegato all’Ansa Monica Porcedda della Fisascat Cisl. «L’Università – ha spiegato la sindacalista – deve farsi carico di risolvere la situazione che ha creato con l’adesione a Sardegna Cat che non prevede le mansioni svolte da questi operatori».

Il Magnifico ha spiegato che l’Ateneo non ha operato nessun taglio sul budget a disposizione per il servizio, nonostante i tagli subiti a causa del progressivo calo del Fondo di Finanziamento Ordinario. Dopo un lungo dialogo che si è svolto nell’atrio del Rettorato, il Rettore ha dichiarato che non ci sono alternative legalmente percorribili, ma ad una precisa dichiarazione di un rappresentante sindacale che sosteneva il contrario, si è detta disponibile a valutare proposte alternative insieme ai dirigenti preposti.

Il Rettore ha poi ripetuto che i servizi per cui l’Ateneo ha aderito alla gara del CAT Sardegna sono importanti per la gestione dell’Università di Cagliari.

 

Exit mobile version