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Premio nazionale per gli alunni di Assemini: sono i bambini della IV B di via Asproni

Tutto inizia in un posto chiamato Biddasan, dove il responsabile della revisione dei testi, Tore Correx, il commissario Otto Grafic, devono risolvere il mistero del Leggendificio. È evidente che ci troviamo davanti a una storia di errori e refusi….ma più di così non possiamo aggiungere. Questo è l’incipit di una raccolta di racconti elaborati dagli alunni della IV B della scuola primaria Efisio Carboni di via Asproni ad Assemini. Con il titolo “Gli orrori del leggendificio di Biddasan” la raccolta si è aggiudicata il primo premio  di scrittura creativa: “Da Gutenberg a Zuckerberg. Percorsi non convenzionali per giovani scrittori FuoriClasse” promosso dalla Fondazione Pescarabruzzo. Un premio nazionale che ha visto partecipare più di 50 scuole provenienti da tutta Italia e che ai giovani scrittori asseminesi, arrivati primi, oltre a un premio in denaro di 500 euro, donerà la pubblicazione di 70 copie del loro libro. A guidare i ragazzi in questa bellissima e formativa esperienza il loro maestro Vittorio Sanna, : «i ragazzi hanno lavorato divisi per gruppi, hanno costruito i loro racconti – spiega il maestro- poi abbiamo cercato una strategia che consentisse di legarli, con un unico filo conduttore». I ragazzi hanno proposto come protagonisti dei racconti personaggi legati alla tradizione sarda, cogas, janas, Mamuthones e a unire tutti i racconti, sullo sfondo, un mistero da risolvere.

«I racconti dei bambini sono stati pubblicati con gli errori, non sono stati corretti- racconta Sanna- perché, senza svelare nulla del racconto, visto che si tratta di un inedito, alla fine gli errori dei bambini sono diventati l’anima del racconto. Il senso della storia è che i bambini devono sapersi accettare per quello che sono, inclusi gli errori che commettono, che vanno corretti certo, ma senza farne un dramma». Un altro elemento che emerge dall’elaborato dei ragazzi è la padronanza che hanno con i personaggi della tradizione sarda, che diventano quasi dei compagni di gioco. Tra i personaggi c’è anche Dislessic, un personaggio particolare, dal nome del quale si può intuire l’importante messaggio educativo contenuto nel lavoro svolto dalla classe: «questo personaggio è arrabbiato col mondo – conclude maestro Vittorio- per questa sua difficoltà, che lo ha incattivito, ma oggi questo tipo di problema si può risolvere e lui alla fine dovrà ringraziare per l’opportunità che gli viene data di affrontare questa sua difficoltà». Il premio verrà consegnato il 14 dicembre a Pescara, e la scuola si sta organizzando per andare a ritirare questo importante riconoscimento.

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