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La Giara e il Gennargentu: che spettacolo a Rai 2 nel programma “Niagara” di Licia Colò

La puntata di lunedì del programma presentato da Licia Colò su Rai 2 aveva come titolo “L’equilibrio possibile”, riferito al rapporto tra l’uomo e la natura. La giornalista ha raggiunto i luoghi più emozionanti e spettacolari d’Italia e del mondo lasciando come ultimo e più spettacolare la Sardegna. Luoghi meravigliosi che però, si rischiava di perdere e che sono stati salvati dall’uomo. Immagini meravigliose dalla Croazia, dal Trentino e da Venezia. Dall’Australia allo Zaire e alla Norvegia per raccontare di come l’uomo, ha sempre cercato di plasmate la natura per le proprie esigenze, ma mentre un tempo i suoi mezzi erano rudimentali e non poteva che adattarsi ad essa, adesso purtroppo ha a disposizione tanti di quegli strumenti che riesce a plasmarla fino a riuscire a condizionarne persino il clima e provocare l’estinzione di moltissime specie animali.

 

Ma c’è stato un momento e un luogo in cui l’equilibrio tra uomo e natura è stato quasi perfetto, l’epoca nuragica. Forse per questo la Sardegna è riuscita a conservare quasi intatte le bellezze naturali. Licia si trova nel sito nuragico di Sa Sedda ‘e Sos Carros, a Oliena, testimonianza preistorica tra le più antiche del pianeta. Ogni villaggio nuragico sorgeva vicino a una sorgente e la giornalista mostra una fontana che risale al milletrecento avanti Cristo, la fontana faceva zampillare l’acqua raccolta in un bacino situato più a monte, da delle pietre scolpite a forma di testa di animali, probabilmente dei mufloni. E questo la dice lunga sulla raffinatezza e sul livello di evoluzione di un popolo vissuto tremila anni fa. Licia si sposta sul Cedrino, simbolo del fascino del Supramonte, protagonista del Parco Nazionale del Gennargentu. Nel filmato intanto scorrono inquadrature aeree mozzafiato, per poi inquadrare i dettagli di alberi bassi che si aprono con le loro grosse ramificazioni come grandi mani accoglienti.

Il Parco del Gennargentu che copre una superficie di 740 chilometri quadrati nelle parti più alte ospita delle foreste così impervie e intricate che si dice non essere mai state esplorate. Impossibile non citare Su Gorroppu la bellezza nella bellezza, profondo 500 metri e largo un chilometro e mezzo, ma in alcuni punti non più largo di 4 metri. Licia racconta del mistero della fonte del Cedrino, vicino alla quale sorge la chiesetta del 1600 dedicata al culto dell’acqua. Giunta a Su Gologone la giornalista spiega che da 40 anni si cerca di individuare con precisione l’origine della fonte, ma ancora nessuno è riuscito ad avvicinarsi, pare infatti che le acque si raccolgano passando attraverso le rocce calcaree a 550 metri di profondità. La fonte ha un valore inestimabile non solo per la quantità, fa infatti sgorgare 500 litri d’acqua al secondo, ma anche per la qualità, come testimoniano le immagini, un’acqua cristallina e purissima, così trasparente da sembrare che non ci sia.

 

Infine la puntata si chiude con la Giara, gioiello naturale, a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che in Sardegna l’equilibrio tra uomo e natura nel corso del tempo è riuscito a mantenersi sostenibile. Una parte di Sardegna vecchia di tre milioni di anni, “l’infanzia della nostra terra” come l’ha definita lo scrittore Guido Piovene, in cui ancora oggi si possono ammirare le manifestazioni spontanee della natura: i cavallini, gli ultimi cavalli selvaggi d’Europa. «Selvaggi- afferma Licia- ma si lasciano avvicinare perché qui nessuno da loro fastidio». Ci sono ancora solo 500 esemplari di cavallini che si trovano solo qui, da quando, si dice, ve li portarono i Fenici. La puntata si chiude con un magnifico tramonto sulla Giara, coi cavallini che pascolano placidi intorno agli specchi d’acqua che incantano coi loro riflessi. Uno spettacolo che ha resistito all’ingordigia dell’uomo e che Licia Colò da sempre paladina del rispetto della natura, ha utilizzato come auspicio e come appello ad impegnarci tutti perché questo patrimonio si conservi il più a lungo possibile, anche perché per l’umanità non c’è alternativa possibile.

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