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Sonheros: suonare musica d’insieme per abbattere le barriere funzionali e culturali

sonheros

Sonheros, una serata di qualche anno fa

Rinaldo Pinna è un musicista, autodidatta, a cui piace studiare e sperimentare. Cinque anni fa circa a cominciato a sperimentare quello che poi è diventato Sonheros, non solo un metodo per imparare a suonare e godere del piacere della musica, ma in alcuni casi una vera e propria terapia, uno strumento per uscire dalla depressione, dalla solitudine e dalla difficoltà a socializzare. Il “Sottotitolo” di Sonheros infatti è “il cerchio di musica d’insieme”. E si basa su due principi fondamentali: il primo è che tutti siamo in grado di suonare della musica, fin dalla prima volta che prendiamo in mano uno strumento, e il secondo è che se suoniamo in un gruppo, siamo costretti ad interagire con gli altri, e gli altri con noi. «Tutti noi nasciamo predisposti per la musica- spiega il musicista- un po’ come nasciamo già strutturati per camminare. Bisogna cominciare, poi però non ci dimentichiamo più come si fa, diventa spontaneo».

Tutti noi se prendiamo in mano uno strumento a percussione qualsiasi, anche il più elementare, siamo in grado di riprodurre il ritmo di una sequenza di suoni. Se un gruppo di persone impara delle sequenze diverse e ne coordina il ritmo, ha già fatto musica. Ma più o meno inconsapevolmente, ha anche dovuto collaborare con gli altri, aiutarli ed è stato aiutato dagli altri, senza i quali non avrebbe ottenuto quell’armonia musicale, ma solo un semplice ritmo. Ovviamente le prime volte non si suonerà un’aria di Verdi, ma non si deve pensare a una semplice accozzaglia di suoni. Con la guida esperta di Rinaldo, che quando costituisce i gruppi inserisce sempre qualcuno che sappia già suonare, si riesce comunque a produrre delle melodie gradevoli. «l’aspetto positivo di questo metodo è che possono suonare insieme- racconta Rinaldo- musicisti esperti e principianti, persone non vedenti o con altre disabilità, persone sociopatiche o persone che semplicemente hanno voglia di provare un’esperienza nuova».

L’ideatore di Sonheros dopo aver costituito gruppi eterogenei di persone mette loro a disposizione diversi strumenti musicali, le persone li prendono, li provano e facendosi guidare dall’istinto scelgono quello che sentono più congeniale. Ed è stata proprio questa libertà, e il grande spazio che il musicista lascia alla parte istintiva delle persone che ha attratto Pierpaolo Pes, di Sanluri, un non vedente che non si ferma mai. Con Rinaldo ha organizzato una serie di incontri per mettere in pratica Sonheros: «è un’esperienza bellissima- afferma Pierpaolo-io non avevo mai suonato in vita mia. Ho sempre avuto la curiosità di provare ma l’idea delle lezioni noiose che avrei dovuto seguire prima di poter suonare davvero, mi hanno sempre frenato». Col metodo di Rinaldo invece fin dalla prima volta si è in grado di “fare musica”, «questo fatto di poter suonare subito- prosegue Pierpaolo- mi ha incoraggiato e adesso sto prendendo lezioni di musica, mi sono reso conto che non sarà così noioso, perché comunque posso già suonare».

Rinaldo e Pierpaolo hanno deciso di sollevare l’asticella delle emozioni e hanno sperimentato alcuni momenti di Sonheros al buio. Nel gruppo che si riunisce a Sanluri, tra le 10 e l1 20 persone, ci sono anche altri 2 non vedenti. Così ogni tanto si fa buio completo nella sala, affinché nessuno sia avvantaggiato e tutti provino le stesse sensazioni, non si vedono nemmeno le ombre. «In queste condizioni l’interazione è totale, le barriere spariscono- conclude Rinaldo- quelle fisiche, ma soprattutto quelle mentali e il risultato, musicalmente è stupefacente». Tutte le persone che provano la musica d’insieme di Sonheros, che abbiano problemi o meno, non rimangono mai deluse dall’esperienza e per molti rappresenta un valido strumento per uscire da un momento di depressione o per superare una timidezza profonda. Che la musica sia una cura per l’anima si è sempre saputo, ma con questo metodo sembra amplificare le sue capacità terapeutiche. Con Sonheros la musica diventa una medicina priva di effetti collaterali, la posologia?Da somministrarsi esclusivamente in gruppo!

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