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Piazza del Carmine, via il wifi. Commercianti e cittadini in coro: “C’era bisogno di più sicurezza”

A Cagliari, dopo la decisione del Comune di togliere il wifi da piazza del Carmine, non è mancata la risposta di cittadini e commercianti, sebbene non in maniera unanime. Di sicuro, i buoni propositi di Palazzo Bacaredda, ovvero la riqualificazione di una piazza ormai sottoposta al degrado degli assembramenti, sono stati graditi da alcuni esercenti e abitanti della zona, ma altri invece si aspettavano da parte del sindaco una risposta diversa alle loro esigenze.

C’è chi sorride e gioisce, come i signori Usai della Caffetteria del Carmine, che approvano in pieno la decisione: «È stata un’ottima decisione. Finalmente vediamo meno assembramenti e la gente si sente molto più sicura. Mio marito arriva ogni mattino alle cinque e mezza e prima, per paura, doveva subito barricarsi nel bar». Certo, non si punta il dito solamente nei confronti dei “soliti” extracomunitari che frequentano la piazza alla ricerca di internet senza fili, ma in generale commercianti e cittadini temono il via vai di sbandati e soggetti violenti che quasi non permettono alla gente di uscire di casa: «C’è una parte di via Sassari, quella che dà alla via Angioy, completamente buia e ridotta a un orinatoio a cielo aperto. Adesso speriamo che la riaprano e la rendano trafficabile. È nell’interesse di tutti. I cagliaritani la vogliono da cinquant’anni».

Sicurezza, dunque. Tutto quello che vuole chi ha un’attività nella zona. E c’è chi non vede dunque particolare giovamento nella scelta di togliere il wifi: «Potevano inventarsene un’altra» commenta Giulio Neri della bottega d’antiquariato «il problema è il bivacco. Così danneggi anche i cagliaritani che vengono qui in tutta tranquillità. I problemi non si risolvono così. Prima erano qui, adesso andranno altrove». Risposta non distante quella data da una cliente di Non solo Tessuti, che da anni per ragioni di lavoro frequenta la zona di Stampace bassa: «Non cambia assolutamente niente. Se vogliono riunirsi, lo faranno comunque, altrove o sempre qui. Così si danneggia il cittadino che ha bisogno di internet. Il problema è quello della sicurezza. Ci vogliono controlli maggiori, mattina e sera. Qui ci si tiene stretta la borsetta, quando si è in giro».

«Il wifi gratuito per i cittadini? Ci sono gli internet point per questo» commentano due signore di passaggio che plaudono all’idea del Comune «è stata la scelta più intelligente che il sindaco potesse fare. Abbiamo diritto alla sicurezza. Una sera una ragazza è stata circondata da questi ragazzi di colore ed è stata quasi palpeggiata. È stato necessario l’intervento di alcuni passanti».

Una situazione difficile da gestire quindi per i commercianti di piazza del Carmine, che soprattutto la sera si ritrovano in un clima di paura. Madre e bimbo certamente non scelgono quella zona per una passeggiata pomeridiana e il calo dei clienti dunque è notevole. «Se togli internet così, non cambia niente» il commento di Pacini della nota dolceria «semmai ci sarebbe bisogno di un poliziotto di quartiere per vigilare. Questa deve ritornare l’area dei mercatini».

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