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Sit-in a Roma, lo slogan: «Stop al traffico di armi dalla Sardegna verso l’Arabia Saudita»

Angelo Cremone e gli attivisti di Sardegna pulita prima di recarsi all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma

Angelo Cremone e gli attivisti di Sardegna pulita prima di recarsi all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma

Si è tenuto a Roma, davanti all’ambasciata araba, il sit-in contro il traffico di armi dall’Isola sarda all’Arabia Saudita. I manifestanti hanno dichiarato: «In Sardegna, a Domusnovas, la società tedesca Rwm produce bombe che vengono poi sganciate nello Yemen e stanno causando il massacro di miglia di bambini e persone innocenti».

L’iniziativa è stata organizzata da associazioni tra cui Cobas, Cagliari Social ForumSardegna Pulita, il cui presidente Angelo Cremone si è espresso in merito alla vicenda: «Non è dignitoso che dei lavoratori sardi siano costretti a fabbricare bombe che l’Arabia Saudita usa per sterminare la popolazione yemenita. Il governo italiano applichi la legge 185/90 e dichiari l’embargo sugli armamenti verso l’Arabia Saudita, come già deliberato dal Parlamento europeo».

A sostenere il popolo sardo anche la deputata del Movimento 5 stelle Giulia Moi, che attende di essere ricevuta dall’ambasciatore.

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