Migrante pestato a Sassari, individuato il capobranco: è un 20enne sassarese
«Io sono a casa mia, vai a casa tua, io a casa mia faccio quello che voglio» ha detto l'aggressore al giovane rifugiato dopo avergli assestato una violenta gomitata al fianco. Principale responsabile del pestaggio un 20enne di Sassari con precedenti penali.
È stato individuato il principale aggressore del pestaggio subito a Sassari due giorni fa da un giovane rifugiato di 22 anni della Nuova Guinea. Si tratta di un 20enne di Sassari con precedenti penali, che ha agito insieme ad altri due individui. A incastrarlo i video delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
È la Polizia municipale a diffondere in una nota – ripresa da La Nuova Sardegna – la ricostruzione dei fatti avvenuti due giorni fa. «Il ragazzo aggredito, ventiduenne, titolare di protezione internazionale, residente a Sassari da oltre sei anni, si trovava in corso Cossiga nei pressi dell’istituto magistrale – si legge nella nota -. Il giovane era diretto in piazza d’Italia per incontrarsi con un amico. Mentre attendeva che scattasse il verde all’incrocio con corso Margherita di Savoia, un gruppetto di coetanei ha attraversato la strada in direzione opposta e ha raggiunto il ventiduenne: a questo punto è scattata l’aggressione. Un giovane ha colpito con una violenta gomitata al fianco il ragazzo; quest’ultimo, sofferente per il colpo subito, ha chiesto il perché di quell’azione al suo aggressore il quale ha risposto: “io sono a casa mia, vai a casa tua, io a casa mia faccio quello che voglio”! Contestualmente, il giovane straniero è stato colpito una prima volta in pieno volto da un pugno sferrato dalla stessa persona che gli aveva inferto la gomitata; nello stesso frangente è stato immobilizzato da un secondo giovane che gli ha cinto un braccio intorno al collo mentre un terzo uomo gli ha sferrato un secondo violento pugno in pieno viso. Il giovane straniero è caduto al suolo e, a questo punto, tutti e tre gli aggressori lo hanno colpito con calci su tutto il corpo e al volto. Solo le urla di una coppia di anziani che ha assistito al fatto, d il convergere di altre persone ha fatto desistere i tre uomini, che sono scappati»
© RIPRODUZIONE RISERVATA