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Sa Coja Antiga: si ripete il rito dell’antico sposalizio e Selargius si stringe intorno agli sposi

Anche il tempo oggi ha contribuito alla buona riuscita della manifestazione, a differenza dello scorso anno, in cui la pioggia costrinse gli organizzatori a rinunciare al corteo. Se lo ricorda bene il sindaco di Selargius, Pier Luigi Concu, alla sua seconda Coja Antiga come primo cittadino: «possiamo ritenerci soddisfatti- afferma Concu- soprattutto perché quest’anno abbiamo tagliato le spese per l’organizzazione di ben 25mila euro, ma grazie alla collaborazione di tantissimi volontari siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati». Nonostante i tagli infatti la manifestazione non è stata sottotono come si era temuto: «abbiamo dimostrato che le polemiche sui tagli erano infondate- prosegue il sindaco- e chi sosteneva che volevamo fare le nozze coi ficchi secchi, si è dovuto ricredere. Mercoledì, che solitamente è la serata meno seguita abbiamo avuto la piazza gremita di spettatori e tantissimi hobbisti e artigiani hanno esposto le loro opere».

Della stessa opinione anche l’Assessore al Turismo Riccardo Cioni: «è sempre molto emozionante, anche se la seguiamo ogni anno – spiega Cioni- la città partecipa ed è coinvolta anche nei preparativi, abbiamo trovato moltissimi selargini pronti a darci una mano. Avevamo previsto circa 10mila presenze, dobbiamo aspettare la chiusura della manifestazione per tirare le somme, ma secondo me ci siamo arrivati. E gli spettatori non rimangono delusi, anche ieri Sa Cantada a is Piciocas è stata davvero coinvolgente». Cinque giorni di eventi culminati oggi con il bellissimo corteo caratterizzato dai colori dei costumi sardi, dai suoni dei canti e delle launeddas hanno richiesto uno sforzo organizzativo non indifferente, lo racconta Gianni Frau, presidente della Pro Loco che non nasconde alcune difficoltà dell’ultimo minuto, poi risolte. «Sa Coja Antiga è una cerimonia ricca di fascino, di magia, coinvolge tutti -afferma Frau- gli sposi sono molto emozionati, perché oltre alla normale emozione si aggiunge tutto il rituale della vestizione, delle benedizioni, e alla fine quel gesto della catena, che sancisce definitivamente il legame della coppia».

Per questo spiega il presidente della Pro Loco, riferito agli sposi: « li abbiamo presi per mano e accompagnati in questo bellissimo viaggio. Quest’anno le coppie che hanno fatto richiesta per potersi sposare col rito de Sa Coja erano 6, è stato difficile scegliere. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con ciascuna coppia e alla fine la nostra scelta è caduta su Alessandro e Irene». Anche il presidente Frau ha ringraziato tutti quei selargini e i volontari dei paesi vicini che hanno voluto dedicare il loro tempo e le loro energia alla buona riuscita della manifestazione: «il pubblico che viene a seguire Sa Coja è un pubblico esigente e sensibile- conclude Frau- e non si può improvvisare una manifestazione di questo tipo, per questo il contributo dei volontari è stato fondamentale, i selargini in questo sono stati molto generosi».

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