L’Antico Sposalizio Selargino è in corso. Gli sposi sono ora in chiesa per il rito religioso dopo essere stati accompagnati del corteo nuziale.
La manifestazione è iniziata il 4 settembre scorso ma è da venerdì 7 settembre che le celebrazioni dell’Antico Sposalizio Selargino sono entrate nel vivo, con il culmine oggi. Una tradizione che resiste nel tempo, risalente al XVIII-XIX secolo ma recuperata e rinsaldata solo nella metà del ‘900.
Quest’anno Alessandro Sacceddu, di Selargius, e Irene Sollai, di Monserrato avranno l’onore di sposarsi con il rito detto de Sa Coja Antiga. Con i suoi colori, le giornate scandite dal ritmo della ritualità, l’Antico Sposalizio Selargino rinsalda ogni anno di più l’identità degli abitanti della cittadina del cagliaritano. Le celebrazioni ufficiali sono iniziate martedì scorso, con la presentazione del programma, venerdì poi ha avuto inizio il rito con Sa cantada a is piciocas che ha visto la partecipazione del Gruppo folk Kellarious. Ieri, sabato 8 settembre, è stata la volta de Su trasferimentu de is arrobas. Ma è oggi che le celebrazioni entrano nel vivo con la vestizione degli sposi, la benedizione e il corteo nuziale che conduce gli sposi nella chiesa della Santissima Vergine Assunta dove alle 11 sarà celebrato il rito rigorosamente in campidanese.
Il corteo guidato da un gruppo folk cagliaritano si è arricchito quest’anno con la partecipazione degli ospiti venuti da Tropea, in Calabria, che hanno sfilato con i loro “colleghi” sardi suonando una tarantella. Dopo l’emozionante benedizione degli sposi, il corteo si è incamminato verso la chiesa. La sposa è stata preceduta da suonatori di launeddas e la torta nuziale, una meraviglia dell’arte dolciaria sarda, ha viaggiato su di un carro trainato da buoi.
Terminata la celebrazione liturgica, gli sposi si recheranno poi nel Tempio Romanico di San Giuliano dove conserveranno le promesse matrimoniali.
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