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Villasimius. Invasione di noci di mare, l’esperto: “Non sono pericolose per l’uomo ma per le specie marine”

di Francesca Pitzanti

Da ieri mattina si registra una massiccia presenza di Mnemiopsis leidyi, comunemente note come Noci di Mare, nella spiaggia di Campus a Villasimius. L’aspetto trasparente e gelatinoso fa sì che vengano spesso ed erroneamente confuse con meduse, ma non lo sono affatto: si tratta infatti di un organismo ctenoforo, (dal greco ctenos “pettine” e phoros “portatore”) mentre le meduse sono animali appartenenti al phylum degli cnidari.

Il corpo di questi animali è di forma ovale, formata da diversi lobi. Produce inoltre una fotoluminescenza che viene emessa dai suoi cteni, lunghe ciglia presenti sui lobi maggiori che l’animale usa per spostarsi (infatti non si fa trasportare dalla corrente). Le noci di mare sono assolutamente innocue per l’uomo, non possiedono cellule nematocisti quindi non urticano e non rappresentano alcun pericolo o fastidio per la pelle.

«Si tratta di una specie aliena, portata dal mar Baltico e dell’oceano Atlantico nel Mediterraneo attraverso le casse di zavorra delle navi. Essendo eurialine e euriterme, riescono ad adattarsi facilmente alle varie differenze di temperatura e all’ambiente in cui si trovano anche se tendono a prediligere le acque calde e ricche di nutrimento. Tendono a presentarsi in prossimità delle foci dei fiumi.. potrebbe non essere una casualità il fatto che si trovino proprio a Campus dove sfocia il riu Foxi- dice Fabrizio Atzori, direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara – È una delle 100 specie invasive più dannose del mondo e finora non erano stati registrati dei banchi così numerosi . Si ricorda che non rappresentano alcun pericolo per l’uomo ma solo per le specie autoctone del Mediterraneo a causa della sua capacità di adattamento e tollerabilità. Si nutre principalmente di zooplancton, larve e uova di pesce: il suo sviluppo mette a rischio le specie marine laddove le temperature delle acque tendono a salire. Un avvistamento di queste dimensioni non è affatto comune».

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