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Crollo ponte Morandi. Spunta l’ipotesi del sovraccarico da parte di un carro ponte

Non è passata neanche una settimana dal disastro del ponte Morandi di Genova e già si sono succedute diverse ipotesi sul crollo. Dal cedimento dei tiranti, ai piloni danneggiati sino al fulmine che avrebbe colpito il ponte sono tante le teorie che però devono essere passate al vaglio degli inquirenti e dei tecnici prima di essere seriamente prese in considerazione.

E la magistratura infatti sta già portando avanti le indagini sul disastro che è costato la vita a 43 persone e che sta portando dietro di sé non poche polemiche. Spunta ora, da fonti della Prefettura, un’ipotesi che in queste ore è al vaglio degli inquirenti: si tratta della presenza di un carro ponte, attaccato all’impalcata di Ponte Morandi che – come riporta l’Ansa – “ha certamente aumentato il peso e potrebbe aver contribuito al cedimento di parte del viadotto”.

Tra i reati ipotizzati ci sarebbero: omicidio colposo plurimo aggravato, attentato alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo ma i pm stanno pensando di inserire anche l’omicidio stradale colposo aggravato.

Restano ora i dubbi su cosa fare di ciò che resta del viadotto Morandi, di quelle parti che insistono sui palazzi sfollati e che sino a ieri erano stati resi accessibili dai Vigili del fuoco ma in queste ore sono di nuovo off limits per via di scricchiolii sospetti. In caso di pericolo, la procura sarebbe infatti pronta a far abbattere il moncone del ponte, sequestrato il 17 agosto dopo il crollo della campata, che si trova appunto sopra gli edifici evacuati di via Porro.

 

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