Site icon cagliari.vistanet.it

(Gallery) Figurone ai mondiali di Dragon Boat per le ragazze del Karalis Team Pink

 

Ormai le conosciamo, sono le ragazze del Karalis Team Pink, la squadra cagliaritana di Dragon Boat, capitanate da Ezia Caredda, la presidente, ma anche veterana delle competizioni, formata interamente da donne operate di tumore al seno. Hanno partecipato ai mondiali di canoa Dragon Boat, le canoe cinesi, che quest’anno si sono svolte a Firenze, sull’Arno dal 6 all’8 luglio. Sono partite in 20, più 5 supporter. Alla parata inaugurale, a cui hanno preso parte tutte le nazioni partecipanti, in Piazza della Signoria, la nostra bandiera dei quattro mori sventolava orgogliosamente, e non si può negare che faccia un bell’effetto vederla campeggiare sotto il David in mezzo a quelle delle grandi nazioni.

 Guarda la gallery
 mondiali dragon boat 10  

Hanno preso parte alla competizione circa 130 squadre provenienti un po’ da tutte le parti del mondo, tutte formate da donne pazienti oncologiche, che hanno affrontato o stanno affrontando il cancro al seno. La competizione si è svolta per batterie composte ciascuna da 5 squadre. Le nostre ragazze Pink sono arrivate prime in due batterie e quarte nelle altre due. Le più forti, come sempre in queste competizioni, si sono dimostrate le Canadesi e le Americane. Ancora non si sa con precisione la classifica definitiva.

Ma alla fine, ovviamente la competizione è soltanto un pretesto per festeggiare la vita, la guarigione per chi ce l’ha già fatta e per infondere coraggio a chi ancora si sta sottoponendo alle terapie. «È stata un’esperienza meravigliosa- racconta Valentina Ligas– divertente e soprattutto emozionante». Valentina è alla sua prima gara e ha iniziato nel migliore dei modi, con un mondiale. «Lo spirito della competizione c’è, abbiamo gareggiato con moltissimo impegno, però tutte partecipanti indossavano la maglia dello stesso colore- spiega la Pink Valentina- è capitato che in qualche squadra, qualche ragazza si sia sentita non troppo bene, magari ancora non in perfetta forma, e allora qualche ragazza di altri team l’ha sostituita permettendo alle avversarie di portare a termine la gara».

Insieme con le ragazze Pink sono partiti anche i supporters, persone non operate, che indossavano la maglia azzurra e che anno partecipato a competizioni parallele. In questo caso, ben 8 supporters della compagine sarda, insieme a Padovani e Torinesi hanno composto una rappresentativa dell’Italia potendosi allenare insieme solo un paio d’ore il giorno prima e hanno stravinto lasciando dietro gli avversari con parecchi secondi di distacco. Al termine delle gare, al Parco delle Cascine, sull’Arno, si è svolta la commovente cerimonia dei fiori: le Dragon Boat tutte allineate una accanto all’altra, su ognuna alcune ragazze a bordo che si tengono per mano da una canoa all’altra lungo, lungo i due argini del fiume tutte le atlete in rosa. «È stato un momento commovente- ricorda Valentina- vedere tutto quel rosa sul fiume, abbiamo osservato un minuto di silenzio, poi abbiamo gettato nel fiume ognuna il proprio fiore, e ci siamo abbracciate». Ieri per le ragazze del Karalis Team Pink,al loro rientro, altri abbracci all’aeroporto di Elmas, ad attenderle infatti c’erano tutte le compagne che per diversi motivi non sono partite per i mondiali, ma che hanno fatto il tifo per loro con quello spirito di solidarietà femminile di cui molti dubitano, me che l’Arno tutto rosa ha confermato esistere ed essere fortissimo.

Exit mobile version