Pili, denuncia choc: “Camionista sardo pestato a sangue da due marittimi Tirrenia”
Il leader di Unidos Mauro Pili ha chiesto che sulla vicenda il Ministero dei Trasporti promuova un'immediata inchiesta interna per capire con quale criterio avvenga la selezione del personale e se risultano rispettati i criteri elementari dello stesso.
Un camionista sardo sarebbe stato pestato a sangue da due marittimi Tirrenia nel porto di Genova all’imbarco per Porto Torres. Trasportato urgentemente all’ospedale genovese Sampierdarena gli è stata assegnata una prognosi di 25 giorni. I due protagonisti della gravissima violenza sono stati riconosciuti poco dopo l’agguato dalla polizia che, salita a bordo della nave Sharden, ha effettuato il riconoscimento dei due dietro denuncia del camionista che aveva letto i nomi nel tesserino di riconoscimento. A denunciare l’episodio è Mauro Pili.
«Si tratta di un gravissimo episodio che va sottoposto al vaglio attento degli inquirenti considerato il clima già più volte segnalato agli imbarchi da e per la Sardegna – attacca Pili -. Occorre verificare le modalità di selezione e assunzione a partire dall’eventuale imbarco di personale senza che vengano richiesti i documenti validi a partire dal casellario giudiziario. Si tratta in questo caso di persone imbarcate da Tirrenia su nave Tirrenia».
«I fatti si sarebbero verificati sottobordo all’imbarco in banchina ma avendo i cartellini identificativi la polizia li ha identificati a bordo della nave – prosegue l’ex deputato-. Uno svolgeva mansioni di cameriere (Ciro), l’altro garzone di camera (Salvatore). Il primo aveva un contratto TPR e l’altro Turno Generale. Non è ancora certo se il camionista dovesse imbarcarsi con Tirrenia o con Grimaldi».
Il leader di Unidos Mauro Pili ha chiesto che sulla vicenda il Ministero dei Trasporti promuova un’immediata inchiesta interna per capire con quale criterio avvenga la selezione del personale e se risultano rispettati i criteri elementari dello stesso.
«Dopo la sanzione dell’antitrust che aveva preso atto di quanto avveniva agli imbarchi ora questo episodio di violenza gravissima ai danni di un trasportatore sardo rischia di minare ulteriormente l’affidabilità del servizio pubblico marittimo. In questa direzione – ha concluso Pili – ho già chiesto al ministro dell’interno e a quello dei trasporti di verificare quanto successo con la necessaria attenzione per mettere al sicuro passeggeri e operatori».
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Un caso di Febbre del Nilo in Sardegna: trovato su una cornacchia
I sintomi più gravi si verificano "in meno dell’1% delle persone infette" e possono includere febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori e disturbi visivi.
Un sospetto caso di Febbre del Nilo è stato rilevato a Valledoria. I campioni biologici di una cornacchia trovata nelle campagne della località Tamarici sono stati inviati al Centro di referenza nazionale di Teramo. Attualmente, il dipartimento di Prevenzione veterinaria della Asl di Sassari, che gestisce le operazioni di monitoraggio e sorveglianza nel territorio, attende la conferma sulla presenza del virus.
La Febbre del Nilo Occidentale è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare. Il virus persiste nell’ambiente grazie al passaggio continuo tra zanzare e uccelli selvatici.
Nell’uomo, l’infezione da virus del Nilo Occidentale è asintomatica in oltre l’80% dei casi. Molte persone infette non mostrano sintomi, ma in rari casi, soprattutto tra gli anziani o chi ha un sistema immunitario compromesso, possono insorgere forme più gravi con sintomi neurologici.
I sintomi più gravi si verificano “in meno dell’1% delle persone infette” e possono includere febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori e disturbi visivi.
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