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Grande festa per il Sardegna Pride: migliaia di persone in corteo per i diritti civili

Una vera e propria marea umana sta attraversando le vie del centro di Cagliari in occasione del Sardegna Pride, la grande manifestazione per i diritti civili che dopo qualche anno di assenza è tornata nel capoluogo sardo, organizzata dal Coordinamento Sardegna Pride, che riunisce, sotto la guida di Arc onlus, le realtà che si occupano di diritti civili nell’Isola: Mos – Movimento omosessuale sardo, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Unica Lgbt, Sardegna Queer, Gaynet, Cgil Ufficio nuovi diritti.

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 Pride 11  

Migliaia di persone provenienti da ogni parte dell’isola, un corteo pacifico e colorato, una vera e propria festa accompagnata da musica, carri, esibizioni di danza e teatrali, per ribadire l’importanza della difesa delle libertà civili di tutti, contro la discriminazione e l’omofobia. “Esistiamo, resistiamo”, questo lo slogan principale, rivolto in particolar modo a chi, come il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, sostiene che le coppie omosessuali non sono da considerarsi come nucleo famigliare da tutelare ed ha espresso posizioni contrarie ai diritti delle persone Lgbt. «Lo gridiamo forte e chiaro: siamo liberi di amare chi vogliamo, vestirci come vogliamo, parlare come vogliamo», ha detto Giulia Corridori di Arc.

«Siamo qui per ribadire a gran voce che i diritti vanno estesi a tutti – ha detto il sindaco Massimo Zedda – Estenderli non ha mai danneggiato nessuno, anzi ha sempre giovato a interi popoli.bOggi ricordiamo anche i migranti morti in mare nel tentativo di cercare una vita migliore. Non è maltrattando gli uni che la vita degli altri sarà migliore». Presenti anche consiglieri comunali di maggioranza e del M5S, l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu e l’attuale sindaca Sabrina Licheri, che ha ribadito il sostegno del M5S sardo alla battaglia per le libertà civili.

Il Sardegna Pride è stato preceduto dalla Queeresima, una serie di eventi sui temi dei diritti civili durata quaranta giorni. In corteo è stato portato anche un drappo rosso in memoria dei migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere le coste europee. Rosso «come il sangue che sta macchiando le coscienze europee davanti alla tragedia dell’immigrazione nei nostri mari».

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