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“Io i porti non li chiuderei” dichiara Roberto Fico. E Salvini passa di nuovo la palla a Malta

trenton sea watch migranti

Continua il botta e risposta fra il Ministro dell’interno Matteo Salvini e il governo di Malta sulla questione dei soccorsi in mare e sugli interventi delle navi delle Ong. Il ministro dell’interno maltese in un tweet ha chiesto al vicepremier italiano di smetterla di diffondere false informazioni, dopo che Salvini sin un post su Facebook, parlando della nave Open Arms che ha soccorso in mare 59 migranti, ha scritto:

«La nave Open Arms di Ong spagnola con bandiera spagnola, si è lanciata poco fa verso un barcone e, prima dell’intervento di una motovedetta Libica in zona, ha in tutta fretta imbarcato una cinquantina di immigrati a bordo. Questa nave si trova in acque Sar della Libia, porto più vicino Malta, associazione e bandiera della Spagna: si scordino di arrivare in un porto italiano. Stop alla mafia del traffico di esseri umani: meno persone partono, meno persone muoiono».

Immediata la replica di Malta che in un tweet ha riportato in una mappa la posizione della nave, sostenendo invece che il porto più vicino fosse Lampedusa. E il ministro dell’interno Maltese, Michael Farrugia rincara la dose: «L’intervento della nave di Open Arms è avvenuto in zona Sar libica, tra Libia e Lampedusa, Italia. Matteo Salvini la smetta di diffondere notizie scorrette tirando in ballo Malta senza alcuna ragione. Questi sono fatti, non opinioni».

«Basta con le bugie Matteo Salvini» scrive il portavoce del governo di La Valletta rilanciando il tweet di Farrugia.

Nel frattempo c’è chi, nella maggioranza, fa capolino con affermazioni che stanno destabilizzando la coalizione di governo. Il presidente della Camera Roberto Fico in visita all’hotspot di Pozzallo ha affermato infatti ai cronisti: «I porti non li chiuderei», aggiungendo che su questo tema servono cuore e testa. «Come terza carica dello Stato – ha aggiunto – dico che bisogna essere solidale con chi emigra, che sono storie drammatiche che toccano il cuore. Tocca all’Europa farsi carico di quest’emergenza, non solo all’Italia, e bisogna tirare fuori gli estremismi perché la solidarietà si fa insieme. Se questo è un approdo, deve essere un approdo europeo».

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