Roberto Zanda ritorna nella sua Sardegna dopo l’amputazione degli arti.
Torna nella sua Sardegna dopo quasi cinque mesi, 150 giorni iniziati con l’entusiasmo e la voglia di ottenere un buon risultato alla Yukon Artic Ultra, la maratona estrema lungo i ghiacci del Canada, e diventati un incubo quando ha smarrito il percorso tracciato ed è stato costretto a sopravvivere per quasi 14 ore all’aperto a meno 50 gradi, una drammatica esperienza che gli è costata l’amputazione degli arti.
Roberto “Massiccione” Zanda, l’extreme runner cagliaritano, arriva all’aeroporto di Cagliari Elmas questa sera proveniente da Torino. Ad attenderlo ci saranno familiari, amici, parenti e tutti quelli che in questi mesi hanno seguito la sua odissea scandita da una serie interminabile di tappe.
“Massiccione” ha testato gli arti bionici e ha iniziato la riabilitazione che adesso proseguirà in Sardegna. “Torno a casa – aveva detto nel corso della conferenza stampa al Cto di Tornino – voglio fare una cena sarda e, soprattutto, voglio abbracciare i miei amici e riposarmi, ne ho tanto bisogno”. Promettendo: “tornerò a correre”. Già domani sarà al Brotzu per una serie di visite, poi sarà trasferito nella casa di cura San Salvatore per la riabilitazione e a settembre tornerà a Torino per gli ulteriori step.