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“Aprite i porti”, a Cagliari manifestazione di popolare per esprimere una voce unanime sul tema dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani

Dopo la decisione del Governo italiano e del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di chiudere i porti italiani alle navi che trasportano migranti e alla Aquarius, si è scatenato un incredibile dibattito in rete.

E proprio tramite la rete molte associazioni e liberi cittadini hanno creato in meno di quattro ore la mobilitazione popolare spontanea “Aprite i Porti”, per esprimere una voce unanime sul tema dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani.

Numerosi i partecipanti che si sono riuniti questa sera dalle 20 in Piazza Deffenu, simbolicamente davanti al porto di Cagliari, sia riuniti in forma associativa come: l’Associazione Antonio Gramsci Cagliari, Amnesty International gruppo 128 Cagliari, Associazione Madiba di Sinnai, Arci Sardegna, Memoratu, Unica 2.0, Eureka Rete degli Studenti Medi, Unica LGBT, Udu Cagliari, CGIL sarda, CISL e UIL, Associazione Save the Children Cagliari, Circolo Me-Ti, Comunità La Collina, e tante altre; sia come liberi cittadini.


Mentre il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru hanno voluto manifestare la disponibilità del capoluogo sardo e dalla nostra isola all’accoglienza, anche i cittadini del territorio cagliaritano si sono riuniti formando un fronte comune per annunciare la loro posizione contro una politica di discriminazione, che non tutela i diritti umani

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