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Assemini: Mario Puddu prima di concludere il mandato consegna idealmente il nuovo teatro alla città

Colori caldi, legno chiaro e poltroncine rosse. Una struttura moderna ed elegante, polifunzionale, dotata di 450 posti, 110 metri quadri di palco, camerini separati per uomini e donne, ampia sala bar e sala coworking collegate, al piano terreno.

Al piano superiore al quale si potrà accedere anche con un ascensore panoramico, una sala polifunzionale di 300 metri quadri divisibile in 2 ambienti più piccoli, che potrà ospitare piccole esposizioni, mostre, convegni, spettacoli per un numero ridotto di spettatori, come le recite delle scuole cittadine. La struttura è dotata di ampi spazi all’aperto che come ha precisato l’assessore alle Poltiche del Territorio e alla Sostenibilità Ambientale, Gianluca Mandas sono tutti fruibili in sicurezza perché appositamente protetti da balaustre a norma.

Questo hanno potuto vedere le persone che stamattina alle 12 hanno partecipato alla visita guidata dal geometra Bruno Sabiu, responsabile del cantiere. Infatti, come ha tenuto a precisare il sindaco Mario Puddu, non si trattava di un’inaugurazione, dal momento che il cantiere è ancora aperto. «Il percorso che ci ha portato a questo risultato è stato molto sofferto- ha affermato il sindaco-certo avremmo potuto accelerare i tempi per fare un inaugurazione in pompa magna, prima della fine del mandato, ma non ci interessava. Volevamo invece mostrare ai cittadini lo sforzo profuso da questa amministrazione per portare a termine un’opera ferma da quasi 10 anni». Le precedenti amministrazioni avevano ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro e avevano progettato di edificare il teatro al posto delle scuole Pintus, uno dei pochi edifici di pregio, costruito nel primo dopo guerra. Nel 2009 per far posto al teatro l’importante edificio fu demolito, e cominciarono i lavori, che per diverse ragioni tra le quali il fallimento della ditta che vinse l’appalto, si sono interrotti.

«Con la nostra amministrazione i lavori sono ripresi e a brevissimo il teatro sarà completato- dichiara ancora Puddu- anche se noi non l’avremmo costruito qui. Intanto non avremmo mai demolito le ex scuole Pintus, l’edificio doveva essere salvato e valorizzato e comunque via Cagliari non è certo il posto ideale, il teatro doveva sorgere in un’area in cui si potevano realizzare anche i parcheggi, ma quando siamo arrivati c’era già il progetto e il finanziamento, quindi abbiamo recepito quello che abbiamo trovato migliorandolo e portandolo finalmente a termine». I progettisti si sono avvalsi della consulenza di esperti per l’acustica. Grande attenzione è stata riservata, nella realizzazione dell’opera, all’uso di materiali e tecnologie di ultima generazione e all’efficientamento energetico, è presente nella struttura un impianto fotovoltaico da 20 kilowatt.

Anche per quanto riguarda la sicurezza, soprattutto antincendio si è prestata molta cura nel rispettare le norme imposte, e laddove è stato possibile sono stati utilizzati materiali ignifughi. Sono stati calcolati circa due mesi, inclusi i collaudi perché il teatro possa essere utilizzato. Resta ovviamente da definire a chi spetterà la gestione della struttura, verrà istituito un tavolo di concertazione per definire con precisione i requisiti necessari, l’orientamento sembra essere quello di affidare la gestione a più associazioni o cooperative, ma per questo si dovrà aspettare l’insediamento della nuova amministrazione, dopo il 10 giugno.

 

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