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(VIDEO) Di Maio impegnato al Quirinale, Paragone ad Assemini annuncia uno dei suoi primi interventi del nuovo ministro del Lavoro

Gianluigi Paragone ad Assemini (3)

Mario Puddu con Gianluigi Paragone

 

Ad Assemini si aspettavano Di Maio, ma i sostenitori del M5S, hanno accettato di buon grado l’assenza del leader del Movimento, visto che si trovava al Quirinale a giurare sulla Costituzione. In una delle piazze più antiche del paese, ieri a sostenere la candidata sindaca del M5S insieme al sindaco uscente Mario Puddu che ormai tutti danno in corsa alle regionali del prossimo anno, c’erano il senatore Gianluigi Paragone e l’europarlamentare Ignazio Corrao.

I due rappresentanti nazionali del Movimento hanno parlato del nuovo governo, festeggiato con i sostenitori per il risultato ottenuto. «Abbiamo rischiato di vedere affossata la democrazia- ha dichiarato Corrao- ma il buon senso ha prevalso. Adesso che si è tenuto conto della volontà della maggioranza degli italiani, il cambiamento può iniziare, perché il nostro non è un traguardo, ma soltanto l’inizio». Nella piazza sventolavano numerose bandiere tricolore, forse anche per smorzare la polemica dei giorni scorsi scatenata dal gesto di Puddu che aveva legato la bandiera europea e quella italiana in segno di protesta. Corrao ha attaccato duramente il commissario europeo Oettinger, per le critiche espresse sul voto degli italiani: « criticano il voto degli italiani perché ci temono, non vogliono il cambiamento, noi puntiamo tutto sulla trasparenza, ci facciamo chiamare onorevoli solo alla fine del nostro mandato e solo se abbiamo fatto bene, perché quel titolo bisogna meritarselo e questo ai vecchi poteri forti non piace». Sul delicato tema delle posizioni pentastellate riguardo all’Europa, Corrao non ha approfondito, si è limitato a promettere posizioni ferme a tutela degli interessi dell’Italia. L’intervento di Corrao si è concluso con uno sfottò rivolto ad Alfano il quale in un tweet annunciava il ritorno alla sua attività di avvocato: «Angelino- ha ironizzato l’europarlamentare- se ti dovesse andar male c’è sempre il reddito di cittadinanza..».

Mario Puddu e Sabrina Licheri

Paragone invece, intervenuto subito dopo, è partito all’attacco delle banche. Del sistema economico finanziario italiano che porta i cittadini a indebitarsi, a perdere la propria libertà e ha accusato i precedenti governi di aver coperto i comportamenti scorretti delle banche, di aver utilizzato i soldi pubblici per sostenerle. Paragone ha invocato la trasparenza negli affari, nelle operazioni bancarie chiamando in causa anche il presidente di Confindustria. Si è poi soffermato a lungo sul discorso del lavoro, una vera e propria piaga in Sardegna, «Il lavoro – ha affermato- sarà la sfida più grande per questo nuovo governo». Congratulandosi con Di Maio per il risultato raggiunto: «Stamattina mi ha chiamato Luigi – ha annunciato il senatore di Varese- e mi ha detto che la settimana prossima firmerà un atto di consulenza con Sergio Bramini per studiare una legge che scongiuri il rischio di fallimento per chi vanta crediti con la pubblica amministrazione». Bramini titolare della Incom è l’imprenditore di Monza, simbolo di una classe di imprenditori seri, che ha fallito perché non è stato pagato dalla pubblica amministrazione. Vantava 4 milioni di euro di crediti dallo Stato ma non riusciva ad ottenerli. Per non licenziare i dipendenti ha ipotecato le sue proprietà e alla fine ha dovuto dichiarare fallimento e ha perso la casa. Una delle prime leggi di cui si occuperà il neo ministro del Lavoro di Maio sarà quindi proprio in difesa degli imprenditori. Il senatore di Varese ha poi espresso la sua opinione a Vistanet la sua opinione sulle tendenze indipendentiste della Sardegna.

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