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Da Quartucciu a Parigi .. a ritmo di musica: storia di Egidio Loi, pianista di successo

C’è anche un po’ di Sardegna nelle aule scolastiche e nelle sale da concerto del raffinato mondo musicale parigino. Nella capitale francese, infatti, da oltre un decennio, brillano il talento e le indiscutibili capacità di Egidio Loi, giovane pianista cagliaritano trapiantato oltralpe dal 2006. Trentacinque anni il prossimo luglio e un amore (corrisposto) per il piano sbocciato in tenera età, Loi insegna con passione e competenza al prestigioso Conservatorio Erik Satie di Le Blanc-Mesnil, comune di cinquantamila anime situato a nord di Parigi . Inoltre, tra una lezione e l’altra, il bravissimo Egidio delizia il pubblico di Francia (ma anche di Svizzera e, spesso, quando torna a casa, della sua amata isola natìa) con apprezzatissime e seguitissime performances concertistiche.

Tutto normale per uno che ha dimostrato di avere la musica nel sangue fin da bambino e che, dopo i primi studi al Conservatorio di Cagliari, dove a breve conseguirà la laurea, si è formato alla rinomata Ecole Normale Cortot. Lì ha imparato tanto da un maestro come Jean-Marc Luisada, anche se gli inizi, in realtà, non sono stati facili.

«Per me – afferma infatti Loi – il primo impatto e l’ambientamento con Parigi si rivelarono abbastanza complicati: non parlavo francese e, perciò, mi sentivo un po’ isolato».

Tutto, però, per il trentaquattrenne pianista sardo, nato a Cagliari e cresciuto a Quartucciu, cambiò nel giro di un’estate, quella del 2007: «Feci conoscenza con una ragazza francese e, col suo aiuto, riuscii a imparare bene la lingua. Tornato a Parigi dopo le vacanze, non avevo più problemi nel comunicare».

Alla Ecole Normale Cortot, Egidio, che, prima di trasferirsi a Parigi, per circa sei anni aveva abbandonato gli studi al Conservatorio, ci era arrivato grazie alla sua bravura e a una borsa di studio generosamente offerta dall’associazione Zigmund Zaleskj, un ente polacco che si occupa di sostenere i giovani talenti della musica. «A notarmi – ricorda Loi – fu, durante una master class tenutasi a Cagliari, Ludmila Berlinskaia: fu sempre lei ad appoggiare la mia candidatura alla Ecole Normale».

Da quella meritatissima sponsorizzazione ad oggi, nella vita di Egidio, sono trascorsi dodici anni pieni di sacrifici, lavoro e impegno, dodici anni densi, però, anche di gioie e soddisfazioni. Tante soddisfazioni. «Ho avuto l’onore e la fortuna di esibirmi in posti bellissimi e ricchi di fascino: penso soprattutto al Centro Yamaha, davanti all’Operà, e al museo del giocattolo di Colmar».
Oltre all’affermazione professionale, comunque, in Francia e a Parigi, dove risiede vicino agli Champs-Elysées senza curarsi più di tanto dalla minaccia terroristica – «Non ci penso e non mi terrorizza» -, Loi ha trovato anche l’amore, l’amore di Kozué, pianista giapponese incontrata ai tempi della Ecole Normale. Con lei il trentaquattrenne cagliaritano condivide gioie e fatiche quotidiane e un obiettivo non tanto remoto, la fondazione di un’associazione finalizzata alla promozione della musica classica, d’insieme e da camera, loro comune passione.

Intanto, prima di dare corpo a questo sogno e, ottenuta la laurea, di stabilirsi definitivamente Oltralpe, Egidio, a giugno, si esibirà nella sua Cagliari: giovedì 21, infatti, a partire dalle 17, sarà gradito ospite della Biblioteca Universitaria. «Suonerò Schubert nella Sala Settecentesca: per me sarà molto emozionante».

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