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Macomer, una scultura per l’agente sardo morto a Lecco mentre cercava di fermare un malvivente

Macomer, una scultura per l’agente sardo morto a Lecco mentre cercava di fermare un malvivente.

Una scultura realizzata dall’artista Pina Monne è stata inaugurata nella sede del commissariato di Macomer, in memoria dell’assistente capo di Polizia Francesco Pischedda, 28 anni di Bosa, morto poco più di un anno fa durante un’operazione di polizia al termine dell’inseguimento di un malvivente a Colico in provincia di Lecco.

Alla cerimonia in memoria del poliziotto sardo – già medaglia d’oro per il valore civile – hanno partecipato il prefetto Filippo Dispenza, in rappresentanza del capo della Polizia il Questore di Nuoro Massimo Colucci, la prefetta Carolina Bellantoni, la direttrice centrale per gli Istituti d’Istruzione Maria Luisa Pellizzari e il direttore del servizio di Polizia Stradale Giovanni Busacca. L’opera è stata poi benedetta dal vescovo di Bosa Monsignor Morfino. All’inaugurazione hanno assistito i genitori e la sorella del giovane.

Francesco Pischedda, all’epoca in servizio alla sottosezione della Polizia Stradale di Bellano (Lecco), morì nella serata del 2 febbraio 2017 durante un’operazione di Polizia, mentre sulla statale 36, inseguiva un malvivente a bordo di un furgone Fiat Fiorino, segnalato come rubato. Il mezzo non si fermò all’alt degli agenti, costringendo la pattuglia ad un pericoloso inseguimento che proseguì, a piedi. La scarsa illuminazione e la nebbia non consentirono al poliziotto sardo di accorgersi del pericolo, tanto che sia lui che il malvivente precipitarono in una scarpata profonda una decina di metri. Il malvivente si salvò, mentre il giovane agente invece morì il giorno dopo in ospedale, dove era stato sottoposto invano a un intervento chirurgico.

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