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Referendum sull’aborto. L’Irlanda dice sì a gran voce

L’Irlanda dice sì alla legalizzazione dell’aborto. Con il referendum di ieri, arriva una svolta epocale per la cattolica Irlanda che fino ad oggi vietava l’aborto in quasi tutte le circostanze, tranne quelle in cui è in pericolo la vita della donna.

Gli irlandesi si sono espressi, quindi, a favore dell’abrogazione dell’articolo 40.3.3 della Costituzione, che vieta appunto l’aborto, per sostituirlo con un nuovo articolo che apre la strada ad una legge che permetta l’interruzione volontaria di gravidanza. Fino ad oggi, infatti, le donne che intendevano interrompere la gravidanza dovevano recarsi all’estero.

I 6500 seggi si sono chiusi ieri ma lo spoglio è iniziato questa mattina ed è ancora in corso ma i risultati sono ormai certi con una vittoria schiacciante del sì che toccherebbe il 66%. A questo dato, gli exit poll erano andati molto vicino perché avevano previsto una vittoria del sì con il 68%. La contrapposizione fra i pro e i contro aborto hanno interessato la società irlandese in modo netto: donne in testa pro aborto, anziani più verso il no e giovani e adulti per il sì, mentre una fetta di giovanissimi sembrerebbe più vicina al no. Il movimento anti-abortista irlandese ha ammesso la sconfitta al referendum.

Fra gli esponenti delle istituzioni, accanto alla campagna del Movimento antiabortista, sui social e in tv ha riecheggiato da una parte l’appello per il no del deputato pro-life del partito Sinn Fein Peadar Toibin, e dall’altra invece quello del premier liberale di Dublino, Leo Varadkar decisamente per il sì.

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