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Giro d’Italia: A Prato Nevoso vince Schachmann, prima crisi per la maglia rosa Yates

Il tedesco Schachmann alza le mani sul traguardo di prato Nevoso

A Prato Nevoso il vincitore è Maximilian Schachmann. Il tedesco della Quick-Step inaugura così il trittico alpino che delineerà le sorti di questo Giro d’Italia. Per la squadra di Elia Viviani, la maglia ciclamino, si tratta della quinta vittoria al Giro 101. Schachmann vince così la 18esima tappa, da Abbiategrasso a Prato Nevoso di 196km, coronando una fuga partita al chilometro 22. Tra i migliori prima crisi per la maglia rosa Yates che perde 28 secondi dal trio guidato da Pozzovivo, Froome e Dumoulin.

La tappa

La 18esima tappa di questo Giro d’Italia è stata caratterizzata da una lunga fuga con il gruppo che per una volta ha lasciato fare i coraggiosi di giornata che hanno affrontato la salita finale con un vantaggio intorno ai 15 minuti. Ai piedi di Prato Nevoso erano in 12 a giocarsi il successo di tappa: Michael Morkov, Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors), Davide Ballerini, Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli-Sidermec), Christoph Pfingsten (BORA-hansgrohe), Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Vyacheslav Kuznetsov (Katusha-Alpecin), Jos van Emden (LottoNL-Jumbo), Boy Van Poppel (Trek-Segafredo), Marco Marcato (UAE Emirates), Giuseppe Fonzi e Alex Turrin (Wilier Triestina-Selle Italia). I più attivi fin dalle prime rampe sono stati Cattaneo, Ruben Plaza, Pfingsten e il vincitore Schachmann. Il tedesco della Quick-Step è sembrato da subito il più in forma. Per lunghi tratti ha tirato lui il quartetto che per diversi chilometri è stato un duo (lui e Cattaneo) perché Plaza e Pfingsten per lunghi tratti hanno fatto l’elastico. Ai meno 3 Pfingsten getta la spugna mentre lo spagnolo Plaza come una grinta coriacea rientra all’ultimo chilometro su Cattaneo e Schachmann. Ma il tedesco è troppo più fresco rispetto agli altri e lancia una lunga volata ai meno 400 vincendo in scioltezza su Plaza, secondo, e Cattaneo, terzo.

Tra i migliori della generale a cinque chilometri dall’arrivo sono Carapaz e Lopez a far esplodere il gruppo. I due sono in lotta per la maglia bianca. Ai meno due è Dumoulin a provare a staccare la maglia rosa Yates che in un primo momento risponde alla grande. Quando però arriva una delle classiche frullate di Chris Froome Yates alza bandiera bianca e pensa a difendersi. Bravissimo Pozzovivo sempre pronto a rispondere al britannico e attento anche Dumoulin.

La giornata di Aru

Giornata abbastanza anonima per Fabio Aru, che aveva un compagno in fuga (Marcato) e che forse ha risparmiato la gamba in vista di un ipotetico tentativo da lontano domani nel secondo tappone alpino. Il ciclista sardo si è staccato dal gruppo dei migliori già nel primo chilometro della salita finale di Prato Nevoso.

Classifica e il tappone di domani

Domani la tappa forse più dura di tutto il Giro d’Italia. Da Venaria Reale a Bardonecchia, 185km quasi tutti di grandi salite. La Cima Coppi sullo sterrato del Colle delle Finestre, poi il Sestriere per finire con l’ultima fatica sul Jafferau. Brutti segnali per la Maglia Rosa che in una tappa più semplice come quella di oggi ha perso e ora ha solo 28 secondi di vantaggio su Dumoulin. Terzo a 2′ e 43″ Pozzovivo. Cosa aspettarsi invece da Aru domani? Difficile possa pensare di tenere il ritmo dei migliori per provare a vincere serve una fuga da lontano.

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