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Comune di Cagliari e Regione firmano l’atto d’intesa per riqualificare la zona di San Paolo, Sant’Avendrace e Santa Gilla

assessorato urbanistica regione

Stamattina l’assessore regionale all’Urbanistica Cristiano Erriu, il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Massimo Zedda e l’assessora alla Pianificazione Strategica e Urbanistica Francesca Ghirra hanno sottoscritto l’atto d’intesa quale anticipazione dell’attuazione del PUC. Il progetto contenuto nell’atto prevede la riqualificazione delle zone di San Paolo, Santa Gilla e Viale Sant’Avendrace.

Come ha spiegato il sindaco Zedda, Cagliari presenta una peculiarità rispetto alla maggior parte delle città italiane: alcune delle sue zone che vengono definite periferiche non sono quartieri grigi e tristi distanti dal centro, ma zone con una storia antichissima, vicinissime al centro, che includono anche aree naturalistiche come la laguna di Santa Gilla e zone archeologiche di grande valore culturale. Per questo la riqualificazione prevede anche la valorizzazione di queste peculiarità culturali e ambientali. Il progetto che verrà finanziato con circa 27 milioni di euro di cui 18 pubblici, che secondo l’assessora Ghirra potrebbero anche aumentare grazie al contributo di finanziatori privati, prevede la costruzione di un parco urbano sportivo, con la costruzione di un Palazzetto dello Sport nella zona di San Paolo, nella zona dell’ex Mattatoio di viale Trieste verranno costruite circa 140 unità abitative, per quei cittadini che non hanno i requisiti per accedere alle case popolari, ma non sono in grado di sostenere le spese di un’abitazione privata.

È prevista inoltre una pista ciclabile che si snoderà lungo la via Po e il viale Sant’Avendrace che assumerà i connotati di un vero e proprio viale. Questo restyling del viale comporterà il sacrificio di una cinquantina di parcheggi, fisiologico nell’ottica di una riqualificazione che attribuisce grande importanza alla mobilità lenta. Il progetto mira a trasformare quella che costituiva una zona d’accesso alla città in una zona accogliente, dove non si è solo di passaggio. Sono previsti anche una piazza pubblica e un giardino archeologico, è molto probabile infatti che nel corso dei lavori emergeranno reperti archeologici anche importanti, per questo qualora dovesse verificarsi questa eventualità il giardino potrebbe diventare un museo a cielo aperto.

Non a caso come ha sottolineato l’assessore Erriu, ai tavoli di concertazione è sempre stata presente la Soprintendenza ai beni archeologici, che ha fornito un contributo importante. L’assessora Ghirra ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, visto che il finanziamento dei 18 milioni è stato ottenuto vincendo un bando nazionale, a fronte di una partecipazione presentata in tempi strettissimi, grazie alla collaborazione delle università di Cagliari e Alghero. L’amministrazione Zedda infatti ha partecipato al bando dopo essersi appena insediata per il secondo mandato e ha firmato prima tra tutti i comuni aggiudicatari, l’accordo con Gentiloni nel 2017. A questi 18 milioni di euro di fondi pubblici se ne aggiungono altri 10, una parte dei quali forniti da Sgaravatti che realizzerà a San Paolo un vivaio e una parte dal Fondo Torre che realizzerà le unità abitative dell’ex mattatoio.

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