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Cagliari, domani contro l’Atalanta è l’ora della verità: salvezza certa con una vittoria

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Domani si saprà il verdetto su questo sofferto campionato del Cagliari. Contro l’Atalanta – gara in programma alle 18 alla Sardegna Arena – si giocherà una delle sfide più decisive degli ultimi anni. Con una vittoria gli uomini di Lopez sarebbero matematicamente salvi, in caso di pareggio o sconfitta si dovrà fare i conti con i risultati di Napoli-Crotone e Spal-Sampdoria.

Tra i 24 giocatori convocati per la partita di domani tornano Luca Cigarini e Leandro Castan. Il difensore brasiliano ha affrettato i tempi per essere della partita, come afferma il tecnico rossoblù Diego Lopez in conferenza stampa: «Leandro è a disposizione, ma non è in grado di giocare tutta la partita. Si è allenato ieri e ha svolto la rifinitura. Per quanto riguarda Cigarini, gioca in un’altra posizione: è tutto aperto, deciderò domani la formazione e il modulo da opporre all’Atalanta».

«Domenica siamo partiti con i quattro dietro – ha detto Lopez – ma nell’ultimo quarto d’ora ci siamo disposti a tre, la squadra ha ritrovato i vecchi meccanismi ai quali era abituata. Per giocare a quattro bisogna lavorare in modo diverso, questa squadra conosceva già il modulo e ha dimostrato di poter applicare entrambi gli schieramenti tattici. Più di qualsiasi modulo, però, sarà importante l’atteggiamento e i ragazzi anche sotto questo punto di vista stanno rispondendo bene».

«L’Atalanta secondo me ha tutte le qualità, fisiche e tecniche, per essere definita una grande squadra – ha detto Lopez descrivendo la rivale -. Da due stagioni centra l’obiettivo Europa League, dove ha fatto bene, e ha giocato un altro campionato di alto livello. Sarà una bella battaglia, sia noi che loro abbiamo grandi motivazioni, ma noi non possiamo pensare agli altri; dobbiamo guardare in casa nostra, essere determinati per raggiungere la salvezza in cui crediamo e che vogliamo tutti: società, squadra, i tifosi. Ci giochiamo molto, ma la cosa bella è che questa partita la giochiamo tutti insieme. L’hanno dimostrato i tifosi che ci hanno seguito così numerosi a Firenze e che ieri si sono presentati allo stadio durante l’allenamento per incoraggiarci. Il Presidente è stato vicino alla squadra, come sempre».

«I 3 punti colti a Firenze hanno dato entusiasmo e migliorato la classifica – ha spiegato il tecnico uruguaiano -. Ci aspetta ora un’altra finale e abbiamo lavorato per farci trovare pronti all’appuntamento. Di partite come quelle di domani ne ho giocate tante, da calciatore: sono gare difficili, prima e durante. Ora sto in panchina, sto cercando di ricordare il comportamento dei miei allenatori dell’epoca. Bisogna stare attenti ad ogni dettaglio, senza tralasciare anche le piccole cose. Prima di Firenze ero convinto delle possibilità della squadra, dopo averli visti lavorare dal martedì al sabato: oggi penso la stessa cosa. Dobbiamo andare in campo senza paura, concentrati e determinati, pronti a lottare su ogni pallone come contro la Fiorentina: questo è l’unico modo per affrontare questo genere di partite».

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