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Elia Viviani centra il tris a Nervesa della Battaglia. Tranquillo Fabio Aru in attesa dello Zoncolan

Elia Viviani trionfa nella tredicesima tappa del Giro d’Italia 2018, 180 km da Ferrara a Nervesa della Battaglia. Lo sprinter italiano coglie la terza vittoria in volata della sua corsa rosa, confermandosi leader della classifica a punti. Nulla varia invece in classifica generale dove Fabio Aru rimane al decimo posto a 3’10” dalla maglia rosa Simon Yates: il sardo ha corso molto bene, si è tenuto nelle posizioni migliori nell’unica salita di giornata ed ha chiuso senza affanni.

Il percorso odierno quasi completamente pianeggiante, ultima occasione per i velocisti per mettere la propria firma sul Giro prima delle grandi tappe di montagna. L’unica difficoltà di giornata è il Montello, salita breve e non molto dura che non dovrebbe dar problemi a nessuno. Anche oggi si avvantaggiano cinque corridori in avvio: sono Andrea Vendrame, Alessandro Tonelli, Markel Irizar, Marco Marcato ed Eughert Zhupa. Il vantaggio si porta sino ai 4′ prima che la Bora-Hansgrohe e la Quick-Step Floors si mettano alla testa del gruppo maglia rosa per evitare qualsiasi fuga e consentire ai propri sprinter di tenersi le posizioni migliori durante tutto il percorso. Il distacco oscilla tra il minuto e mezzo e i due minuti, mentre Elia Viviani cerca in ogni arrivo intermedio di guadagnare qualche secondo per mantenere ben salda la maglia ciclamino.

Sul Montello il gruppo deve fare fronte alla pioggia, così per non aver problemi Fabio Aru si tiene nelle primissime posizioni del gruppo maglia rosa assieme a Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo. Il villacidrese pedala molto bene, tonico e spigliato assieme ai migliori, sostenuto per la prima volta dalla sua squadra su una salita non proibitiva ma pericolosa, come nella discesa successiva che porta al traguardo. Finisce a 6 km dalla fine la fuga del giorno, la Katusha ha fatto un lavoro straordinario per chiudere ogni velleità di vittoria per i colleghi. Il gruppone si organizza con le varie squadre che cercano lo spazio migliore, rimontano lo scatto parziale di Coledan ai 600 metri e aprono la strada allo sprint di Elia Viviani, abile a garantirsi la terza affermazione di questa Giro 101 davanti a Bennett e Van Poppel. Fabio Aru arriva in tranquillità col resto del gruppo e conferma d’avere una buona gamba in vista dello Zoncolan.

«Un Grande Giro finisce l’ultima tappa » ha affermato il Cavaliere dei Quattro Mori a fine tappa, « vediamo giorno per giorno. Si sente la stanchezza perché abbiamo fatto tappe impegnative, ma non è ancora finita. Domani lo Zoncolan darà molte risposte, farò qualcosa ». Nella giornata di domani infatti si correrà la San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan, quattordicesima e attesissima tappa che consentirà ai corridori di scalare il celebre Mostro, la salita più dura d’Europa. Presumibilmente il Giro si deciderà nei dieci km finali di questo tappone che presenta una pendenza media del 12 % con punte del 22.

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