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Simon Yates è imbattibile anche a Osimo. Aru ancora attardato ma rientra nella top ten della classifica

È ancora Simon Yates il padrone del Giro D’Italia: il britannico si aggiudica anche l’undicesima tappa con partenza da Assisi ed arrivo ad Osimo. Una frazione importante per i fuggitivi che invece ha visto la maglia rosa cementare la propria leadership con una nuova azione personale di altissimo profilo.

Attardato anche oggi Fabio Aru ma riesce a rientrare nella top ten: al momento risulta decimo, distante 3’10” dalla testa della classifica.

Classifica generale del giro arrivato a Osimo. Aru è decimo.

Il percorso è favorevole agli uomini da classiche, visto il muro conclusivo nelle Marche, da capire però quale corridore si getterà all’attacco. Nei primi km si muovono gli scattisti, più o meno sempre gli stessi ammirati in queste prime due settimane di cosa: Masnada e Luis Leon Sanchez iniziano il primo GPM di giornata in vantaggio di un minuto sugli altri fuggitivi mentre il gruppo maglia rosa è condotto dalla Trek-Segafredo che controlla la situazione. Sul valico Pietra Rossa i battistrada sono cinque, oltre a Masnada e Sanchez sono arrivati Mirco Maestri, Alessandro De Marchi e Alex Turrin, il loro vantaggio è interessante (3’34”).

Quando inizia il muro di Filottrano, città del compianto Michele Scarponi, balza all’occhio la pedalata di Fabio Aru, decisamente agile e tonica rispetto alle scorse tappe, forse un buon segno di come il sardo abbia recuperato le difficoltà della scorsa settimana. Intanto davanti rimangono solo in tre, anche perché le pendenze si aggirano al 15 % e per Turrin e Maestri non c’è altro da fare che farsi riprendere dal plotone maglia rosa. Plotone in cui si muovono i vari gregari per consentire ai capitani di affrontare col miglior piglio possibile l’ultima salita di Osimo, ed è così che a 5 km dalla fine i fuggitivi vengono definitivamente risucchiati.

Scatto perentorio di Stybar e Wellens sul pavè, se ne vanno in coppia sulla successiva discesa. Si stacca anche oggi Estaban Chaves (arriverà con oltre cinque minuti di ritardo), il plotone maglia rosa si spezza in due prima che scatti nuovamente Simon Yates con una pedalata poderosa e raggiunga e sorpassi i due battistrada. Dietro provano a chiudere Domoulin e Pozzovivo, gli altri invece si allontanano progressivamente. Il britannico Yates continua con forza a spingere fino a vincere la seconda tappa del suo Giro, Fabio Aru arriva attardato e decimo a 22″ perdendo ancora rispetto ai suoi principali avversari. Peggio va a Froome che perde oltre 40″, certificando un crollo completo rispetto alle aspettative iniziali.

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