“Cagliari al femminile”: presentata la guida turistica per conoscere o riscoprire la città
Ieri a Cagliari alla libreria Feltrinelli, è stata presentata la guida turistica scritta da Claudia Rabellino Becce, e illustrata dalle bellissime foto di Anna de Lorenzo edita da Morellini. La guida, lo dice il titolo, “Cagliari al femminile”, è dedicata a tutte le donne che desiderano scoprire o riscoprire la città, tanti consigli e informazioni in rosa per godersi la nostra meravigliosa città
Savonese di nascita, ma cagliaritana d’adozione, l’autrice per redigere la guida trae ispirazione dal suo amore per Cagliari, scoppiato a prima vista. Claudia Rabellino Becce dal 2003 vive e lavora in città come avvocato, in 15 anni ha avuto modo di conoscere profondamente il nostro capoluogo, non solo i monumenti, i quartieri, ma anche e soprattutto la gente, le abitudini, il gergo, le donne di Cagliari. Come ha giustamente affermato l’Assessora al Turismo Marzia Cilloccu, la guida è pensata al femminile, quindi bene sia un pochino vanitosa, ma allo stesso tempo può essere utile per mostrare agli uomini le donne di Cagliari. Nella guida infatti, l’autrice ha dedicato ampio spazio alla storia di Cagliari e alle sue donne.
«Le città sono come le persone- ha spiegato l’autrice- per capirle e apprezzarle devi conoscere la loro storia. Le persone che hanno vissuto tanto e sofferto sono affascinanti e lo stesso vale per Cagliari: questa città ha una storia lunghissima e ha subito tante dominazioni, dal periodo nuragico ai terribili bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, anche per questo è così affascinante». La guida che parte da una serie di consigli pratici sull’abbigliamento da mettere in valigia a seconda delle stagioni, suggerisce una serie di percorsi passo passo, per godere appieno delle bellezze meno conosciute, i panorami mozza fiato e le escursioni a un passo dal capoluogo. Partendo dal dal presupposto che per conoscere profondamente una città bisogna immergervisi, mescolarsi agli abitanti, frequentare gli stessi posti, l’autrice dedica una parte esclusivamente ai locali, i ristoranti e i luoghi della movida. E ovviamente non può mancare uno spazio dedicato allo shopping.
Molte lettrici potrebbero storcere il naso, e farsi l’idea di una guida frivola. «Anch’io all’inizio ero titubante al pensiero di una guida in rosa- racconta l’autrice- poi però mi sono resa conto che in effetti l’uomo e la donna spesso hanno una sensibilità diversa. Una delle prime cose che mi ha fatto innamorare di Cagliari sono le sue bellissime jacarande disseminate un po’ dappertutto. Quando ho fatto leggere qualche pagina della guida a mio marito, ho scoperto che lui le jacarande, non le aveva notate, non aveva fatto caso a quelle esplosioni di viola!». Nella Cagliari descritta da Claudia non ci sono però solo le donne del passato. Si parla infatti anche delle cagliaritane di oggi, donne intraprendenti. «Contrariamente a quanto si dice della mancanza di spirito imprenditoriale in Sardegna- conclude l’autrice- ho conosciuto tante valide imprenditrici. L’imprenditoria femminile a Cagliari è vivace, curiosa, molto originale, ci sono tante donne coraggiose e capaci».
A testimoniare la bellezza di questa incantevole città ci sono, all’interno della guida, delle bellissime foto scattate da Anna de Lorenzo, avvocatessa cagliaritana. Un amore incondizionato per la propria città natale, cominciato in maniera conflittuale. Grazie ad un’esperienza all’estero, Anna conosce la fotografia e quando torna a Cagliari vede la città con altri occhi. I bellissimi scatti in bianco e nero ritraggono una Cagliari invernale e autunnale e sono legati ad esperienze personali della fotografa, avventure vissute con gli amici. «La mia foto preferita? Quella cui sono più legata è quella coi bambini al mare, l’unica non scattata appositamente per questa guida, ma fatta in una giornata di ottobre. A Cagliari spesso si va al mare anche se il tempo è nuvoloso e piove. Poi all’improvviso accade che esca il sole e via, in acqua. Questa è Cagliari». Spesso si tende a dare per scontata la propria città, addirittura a definirla noiosa, si è convinti di conoscerla come le proprie tasche. Questa guida, teoricamente rivolta alle turiste, aiuta i cagliaritani a riscoprire la propria città e a rinforzare un legame che non si spezza mai.
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