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Torino, visitatori incantati alla Venaria Reale davanti al retablo del Maestro di Castelsardo

Torino, visitatori incantati alla Venaria Reale davanti al retablo del Maestro di Castelsardo.

Ben 212 opere restaurate sono esposte sino al 16 settembre nella Reggia di Venaria Reale per la diciottesima edizione di Restituzioni, il programma di conservazione e valorizzazione dei beni artistici promosso da Intesa Sanpaolo.

La mostra, intitolata La fragilità della bellezza presenta opere di Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati. Tra questi, particolarmente apprezzato il magnifico retablo del maestro di Castelsardo, che solitamente fa bella mostra di sé nella chiesa di San Pietro a Tuili, paese della Marmilla.

L’opera, capolavoro cinquecentesco dell’arte sarda, è stato restaurato con i fondi di Intesa San Paolo. L’opera fu voluta dai coniugi di Santa Cruz, Giovanni e sua moglie Violante, feudatari del paese di Tuili.

 

Il grande dipinto era minato dai tarli che stavano rovinando le cornici del dipinto, con il rischio che parti della struttura imponente e pesante (il retablo è lungo cinque metri e mezzo di altezza per tre e mezzo di larghezza) potessero crollare. Ai tarli nel tempo si erano aggiunte anche le cadute di colore: le tavole lignee dipinte a olio a tempera (separate dalle cornici dorate), in alcune porzioni, avevano perso intensità, tanto che i restauratori erano stati costretti a inserire delle pezzette di protezione. Il retablo è stato restaurato quattro volte, nel 1914, nel 1964, nel 1985 e nel 2017.

Il comitato scientifico composto tra gli altri dai professori Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti aveva selezionato per il restauro di Intesa San Paolo l’opera proveniente dalla Sardegna. Del restauro si è occupata la ditta sarda Annalisa Deidda restauro opere d’arte, con la direzione scientifica della Soprintendenza. Il retablo ritornerà a Tuili nel mese di settembre.

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