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Migliaia di vinili da collezione ieri al Vinyl Sardegna a Cagliari: in tanti si sono dati appuntamento al Fabrik

Migliaia di vinili da collezione ieri al Vinylsardegna a Cagliari: in tanti si sono dati appuntamento al Fabrik

 

Collezionisti  di vinili da tutta la Sardegna per l’ottava edizione di Vinyl Sardegna. La manifestazione, l’unica in Sardegna, richiama tanti appassionati, alcuni dei quali possono vantare collezioni da record. Ci sono pezzi che raggiungono quotazioni davvero importanti, ma in questo campo, dicono gli esperti, è improbabile che si rifilino patacche.

Tra collezionismo e mania il confine è labile, quindi non stupisce la disposizione delle cassette in perfetto ordine in ogni singolo stand. La cura maniacale con cui le copertine dei vinili sono incellophanati. E quanti cartelli e biglietti in cui si intima di non toccare! Ma d’altra parte gli espositori mettono in bella mostra pezzi della propria collezione che hanno corteggiato, magari per anni, e pagato profumatamente. E siccome tra collezionisti ci si intende, anche i vinili destinati alla vendita sono conservati con la massima cura, addirittura alcuni espositori si sono fatti realizzare delle cassettine in legno su misura per trasportare e tenere in ordine i dischi negli stand. «La manifestazione fin dalla prima edizione si è tenuta al Fabrik- racconta Piero Bonetti proprietario del locale- si svolge due volte all’anno, una intorno a dicembre l’altra in primavera. I visitatori appartengono un po’ a tutte le fasce d’età dai 18 ai 70 anni e anche oltre, però la maggior parte sono 40enni».

 

Gabriele Gentile punto di riferimento dell’organizzazione, spiega: «Vinyl Sardegna è l’unico evento di questo genere in Sardegna ed è l’unico che fa parte del circuito nazionale delle mostre mercato. In queste ultime edizioni abbiamo ospitato degli artisti, come Gianni Maroccolo, il bassista dei Litfiba, Vittorio Pitzalis, I Doryan Gray e Angela Baraldi, alcuni si sono esibiti, altri li abbiamo intervistati.». Alla mostra è possibile acquistare, ma anche scambiare vinili e soprattutto ammirare pezzi rari in esposizione. I collezionisti presenti sono tutti possessori di qualche migliaio di vinili, ma ce n’è uno, Gino Scarpa il veterano dei collezionisti, sul quale circolano leggende metropolitane in merito a quanti dischi possieda realmente. C’è chi dice 10mila, chi 25mila, ma lui smentisce e ci ride su: «non è la quantità di dischi che rende importante una collezione, ma i pezzi rari, di qualità». Appassionato di Frank Zappa, Gino che conduce una trasmissione su Radio X, che guarda caso si intitola Freak out, proprio come il primo disco di Fank Zappa, ironizza sull’entità della sua collezione,ma non vuole svelare da quanti dischi è composta. «Non è così importante sapere quanti dischi ho. Però della mia collezione – rivela Gino- fanno parte alcuni vinili molto rari dei Beatles, 78 giri stampati in India, che oggi hanno una quotazione che si aggira intorno agli 800 euro e anche oltre».

È abbastanza improbabile che si incappi in contraffazioni di dischi come i 78 giri di Gino, è più probabile che qualcuno provi a spacciare per originali degli anni ’70 ristampe più recenti, ma è comunque difficile. Di sicuro però non si faranno imbrogliare collezionisti come Davide Marras, appassionato di Bob Marley e musica reggae, qualche migliaio di dischi all’attivo, uno dei suoi pezzi più importanti? Un bellissimo picture disk ovviamente di Bob Marley, ma, sia chiaro, non è in vendita. Il fiore all’occhiello della collezione di Gabriele invece, appassionato di rock anni ’70 e soprattutto’80, è una versione del disco dei Cult, Electric, autografato con tanto di certificazione, acquistato a Milano e costato parecchio. «Non ero andato di proposito a Milano per il disco – confessa Gabriele – ma per un collezionista ogni occasione è buona, che si tratti di un viaggio di lavoro o di vacanza con la famiglia si approfitta sempre per farsi un giro per negozi di dischi». Eventi come questi sono interessanti anche per chi non colleziona vinili, perché a frugare nelle cassette tra i dischi in rigoroso ordine alfabetico e divisi per generi musicali si fa un vero e proprio tuffo nel passato, appuntamento quindi con curiosi ed esperti a dicembre, per la prossima mostra.

 

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