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52° giornata delle comunicazioni sociali: “La verità vi fara liberi (Gv. 8,32). Fake news e giornalismo di pace”

«La verità vi farà liberi (8,32). Fake news e giornalismo di pace» è il messaggio pubblicato da papa francesco il 24 gennaio 2018, giorno della memoria di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, tema scelto per la 52° giornata delle comunicazioni sociali che si terrà il 13 maggio in tutte le diocesi della chiesa cattolica del mondo.

Partendo dalla premessa che la comunicazione verbale personale svolge un ruolo fondamentale insostituibile, in un contesto dove i mezzi di comunicazione sociale (Facebook, Twitter, etc.) accrescono in modo esponenziale spesso si rischia di incappare in notizie false «Fake news», informazioni infondate basate su fonti incerte o inesistenti, mirate a ingannare e molto spesso a manipolare il lettore.

Pertanto compito principale, suggerito da Papa Francesco, è quello di prevenire le notizie false, in quanto una notizia falsa, infondata, comporta sempre a effetti non innocui verso la persona a cui la stessa è rivolta come lo screditare, infangare l’onore della persona oggetto della notizia. Tutti perciò siamo chiamati a un attento discernimento, ponendo attenzione se ciò che leggiamo è vero o no al punto da non essere solo dei meri recettori ma parti attive della comunicazione.

Nel libro della Genesi 1, 15,  possiamo mascherare la prima fake news agli esordi dell’umanità, quella del serpente che, con la sua abile strategia di persuasore, sfidò Dio e indusse Adamo e Eva al peccato originale inducendoli a mangiare il frutto dall’albero del bene e del male.

Tutti, perciò, siamo chiamati a condividere il vero, il bello e il buono e solo cosi saremo veramente liberi. Don alberione, fondatore della famiglia paolina, diceva sempre ai suoi figli e figlie di fare la carità della verità. Solo essendo veri si è credibili. Un ruolo fondamentale è rivestito dai giornalisti, custodi delle notizie nel mondo, che svolgono una missione quella di far conoscere la verità, mettendo al centro, non il proprio Io, ma la persona nella sua interezza. La missione del giornalista è quella di un lavoro svolto da persone per le persone.

«Il giornalismo sano, afferma il papa, è quello non soggetto a finzione, ostile alle falsità, a slogan a effetto e dichiarazioni roboanti». In conclusione se gli operatori della comunicazione ma ancor di più i giornalisti svolgeranno il loro servizio e mission comunicando e condividendo il vero, il bello e il buono, adempiendo così al precetto dettato da Gesu’ nel vangelo di Giovanni al capitolo 8 versetto 32 che dice «La verità vi farà liberi».

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